AVVENTURA AL POLO SUD

AVVENTURA AL POLO SUD MOSTRE AVVENTURA AL POLO SUD Ai Cappuccini l'odissea dell'esplorazione antartica Antartica. Immagini e storia», ovvero i momenti chiave dell'esplorazione del continente più inospitale della Terra, raccontati attraverso autentiche e rare immagini fotografiche, alcune risalenti agli ultimi anni dell'800, fino alle traversate antartica realizzata nel 195758 da Vivian Fuchs con Edmund Hillary, il neozelandese vincitore dell'Everest. La documentazione esposta è di prim'ordine, in gran parte inedita per l'Italia, e di utile supporto a chi vuole approfondire, soprattutto dal punto di vista storico, un argomento di attualità: il futuro della più grande regione incontaminata della Terra, messa in pericolo dalla scadenza del trattato trentennale che fino al 1991 sospende ogni rivendicazione per il possesso e lo sfruttamento del continente. Era dai tempi delle spedizioni d'inizio secolo che non se ne parlava tanto. Il Polo Sud - giova ricordarlo - venne raggiunto il 14 dicembre 1911 dal norvegese Reald Amudsen con quattro compagni grazie a slitte trainate da cani. Restò battuta in una drammatica gara per il record la spedizione inglese di Robert Falcon Scott che, con altrettanti compagni, toccò la meta più di un mese dopo, trainando con le proprie forze le slitte per il venir meno dei cavallini della Manciuria a cui s'erano affidati. L'intera squadra di Scott soccomberà sulla via del ritorno, a poche miglia da un deposito di viveri che avrebbe potuto significare la salvezza. Per analoghe circostanze già nel 1969 era fallito il tentativo di Ernest Shackleton - il terzo big dell'epopea del Polo Sud che era giunto a 90 miglia dalla meta, ma aveva saputo ripiegare in tempo per riguadagnare la base di partenza allo stremo delle forze. Alle soglie della prima guerra mondiale, nel 1914, Shackleton si cimentò per primo con la traversata del continente, ma senza successo: il ripiegamento, la nave «Endurance», stritolata dai ghiacci, la traversata in scialuppa dei mari più tempestosi del mondo fino all'isola della Georgia Australe con il salvataggio dell'intera spedizione conclusosi solo nel 1917, sono le tappe di una delle odissee più sensazionali della storia polare. Entrati ormai dell'era dell'Impiego di aerei, radio e trattori, la traversata riuscì 40 anni dopo. Questi e molti altri episodi spesso drammatici sono illustrati dalle immagini in mostra, in gran parte ottenute in prestito dal Canterbury Museum di Christchurch in Nuova Zelanda. Da non trascurare una straordinaria sezione dedicata al cinema antartico, con filmati trasmessi a ciclo continuo che documentano dal vivo le maggiori imprese. Anche i documenatari provengono dal New Zealand film Archiv di Wellington: la Nuova Zelanda, il paese quasi agli antipodi dell'Italia, oltre ad essere sempre stata una delle principali basi per l'esplorazione antartica, ha stretto proficui legami con il museo del Cai torinese in occasione di una mostra sulle montagne neozelandesi allestita dal Museomontagna tre anni fa. Informazioni L'avventura Antartica, immagini e storia, Museo della Montagna «Duca degli Abruzzi», Monte dei Capuccini, tei 688.737. ' Orario: sabato, domenica, lunedì 9-12,30; da martedì a venerdì 8,30-19,15 (tel. 688.737). Ingresso: L.4000 intero, L. 2500 comitiva, L. 1500 soci Cai. Aperta fino al 1 aprile 1991. Catalogo n. 75: della serie Carriere Museomontagna, 228 pagg., illustrazioni b/n e a colori, lire 35.000. Pietro Crivellar© ""-i'J"'- " La spedizione Scoli (1901-1904): la nave «Discovery» bloccala dal pack e il traino di una slitta

Persone citate: Edmund Hillary, Ernest Shackleton, Reald Amudsen, Robert Falcon Scott, Shackleton, Vivian Fuchs

Luoghi citati: Georgia, Italia, Manciuria, Nuova Zelanda, Wellington