Itinerario fra le vetrine vestite a festa per Babbo Natale

MODE MODE Itinerario fra le vetrine vestite a festa per Babbo Natale CHI si aspettava, in occasione del Natale, tetti illuminati sulle strade e raggi laser che trafiggono il cielo è rimasto leggermente deluso. Torino non si è ingioiellata di luci fantasmagoriche ma ha comunque assunto un aspetto più festoso e colorato rispetto al solito grigiore: le vetrine dei negozi si sono riempite di luci e colori, messaggi augurali, abeti, renne, slitte e il caro Babbo Natale in differenti versioni. Alcuni negozianti, evitando sconsigliabili improvvisazioni, hanno affidato l'allestimento delle loro esposizioni alle mani di veri artisti dell'immagine, estrosi e fantasiosi «tecnici della vendita visuale»: i vetrinisti. Offriamo quindi un itinerario delle vetrine più originali in cui si riconosce genialità e professionalità. Adriana Brizio ha creato una realtà metafisica, fatta di ingranaggi meccanici e argentei manichini, che avvolge pellicce e abiti in pelle di «Chiesa 8Chiesa», in piazza Solferino 1. Sul campo di una scenografia costituita da una bardatura di morbidi tessuti bianchi, quattro distinti personaggi sono raccolti intorno ad una tavola augurale e raffinata. Questa scena, allestita da Roberto Monastra, si svolge alla Sysley di piazza Castello. Nella boutique «Mode», in via Frejus 39, cappelli e foulards sospesi da fili trasparenti o posati su eleganti sostegni vengono arricchiti da un quadro ornamentale. Lo stesso autore di «Mode», Angelo Ruffato, ha utilizzato con originalità latte dorate e fili spinati luminosi per l'esposizione di «Mitzy calzature», in via Monginevro 89. L'estro di Ruffato, coordinatore d'immagine da 29 anni, si riconosce ancora nell negozio di ottica di via Cibrario 80. Molto tenero è l'impatto visivo della vetrina di «Jacadi» (via Gramsci) dove ca- scate di cuori rosa e flavi fanno da cornice a simpatici articoli di abbigliamento per i più piccoli. L'autore è Beppe Obertino. Michele Gennaro ha dato un'aria intellettuale ai suoi manichini che animano la Libreria Rizzoli alle porte della Galleria S. Federico. E, mentre nella corsettcria «Berlocchi» (via Tunisi 135) e da «System» (via Venaria 28) si ravvisa il tocco femminile di Donatella Padolano, ecco lo stile alternativo ed eccentrico di Carlo Zingales, che ha adornato le vetrine di Odeon (via Po 22) e Super Odeon (via Bertola 19) con sassi dorati sospesi nel vuoto e piccoli animaletti preistorici. Sempre Zingales ha disposto due cagnolini rosa cipria nella vetrina della profumeria Look, in piazza Vittorio Veneto 16, ha bardato con tela rasata le tavole del «Salsamentario», in via Monferrato 14, e ha inventato angeli di gomma piuma da New Yorker, in via Bertola. E dopo Natale? A febbraio i componenti dell'Avp (Associazione Vetrinisti Piemontesi) vestiranno via Po con costumi e materiali d'epoca in una rivisitazione storica che prevede un ottocentesco allestimento scenografico e vetrinistico. L'iniziativa verrà presentata venerai 21, alle 19,30 dal segretario generale dell'Avp Angelo Ruffato con l'intervento del sindaco Valerio Zanone, di Carla Spagnuolo presidente della Giunta regionale e Giuseppe Dondona, assessore all'arredo urbano, all'Hotel Concorde in via Lagrange 47. In questa sede verrà mostrato anche il nuovo logotipo dell'associazione, un marchio realizzato dall'Agenzia A. Testa che raffigura busti di manichini che si identificano per mezzo di un astuto gioco di ombre. Ottavio Di Chio

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