«Un attentato che ci lascia senza parole»

«Un attentato che ci lascia senza parole» Il presidente della società del basket milanese avvertito dello scoppio di otto bombe da un amico «Un attentato che ci lascia senza parole» Ed ora, durante i restauri, dove andrà a giocare la Philips? MILANO. E' stata una telefonata di Toni Cappellari, ex general manager della Pallacanestro Olimpia Philips ed attuale direttore di Sportitalia, la società che ha realizzato e gestisce il Forum, semidevastato da otto cariche di dinamite, a mettere in allarme Raffaele Morbelli, il presidente del club milanese, la «Juventus del basket» per i suoi 24 scudetti. «Che Toni mi chiamasse di prima mattina significava che era successo qualcosa di grave - racconta Morbelli -, ma mai avrei immaginato una cosa simile, un attentato che ci lascia allibiti. Non c'è che dire: siamo iellati con gli impianti, dal crollo per neve del palazzone di San Siro a quest'ultimo episodio». Fra il 1985, anno in cui il tetto del grande Palasport cedette sotto il peso di un'abbondante nevicata, a oggi l'attuale Philips ha girovagato fra vari impianti: il vecchio Palalido, il Palatenda di Lampugnano, il Palatrussardi e, dal 28 ottobre scorso, il Forum di Assago. Una soluzione che sembrava definitiva e innovativa. L'«astronave» di Assago - così chiamata per l'aspetto avveniristico - ha caratteristiche multifunzionali, realizzata su cinque livelli: a parte gli ultimi tre di questi livelli (destinati rispettivamente a zona espositiva e di ospitalità, a camminamento per gli spostamenti degli spettatori e agli sky-box, vale a dire gli eleganti palchi-vetrata di stile americano), il primo è destinato allo sport cosiddetto popolare con palestre e campi in cui è possibile la pratica di 25 discipline: dallo squash al bowling, dal tennis al pattinaggio, al nuoto. Al secondo livello - al quale si accede internamente ed esternamente, attraverso grandi scalinate e scale mobili - vi è l'arena centrale, attorno alla quale sorgono tribune in grado di contenere fino a 13 mila spettatori. Ed è proprio in questa arena centrale che giocano la Philips e il Saima Milano, la squadra che attualmente è in testa alla classifica del campionato italiano di hockey su ghiaccio. La pista di ghiaccio costituisce la base fissa, grazie ad un sistema di raffreddamento a tubature, e su di essa viene steso, di volta in volta, il parquet. Molto spesso il sabato sera gioca il Saima e il giorno successivo il campo è già riciclato per il basket (unico inconveniente, talvolta, il freddo che permane). Le due squadre hanno preso possesso del Forum alla fine di ottobre, mentre l'impianto era da ultimare (ed infatti l'attività destinata agli sportivi amatoriali è ancora da avviare completamente). Il Gruppo Cabassi, attraverso Sportitalia, era riuscito a realizzare il Forum in poco più di 18 mesi, per ovviare ad una delle grandi oaicnsc di Milano nhe, dopo il crollo di quello di San Siro, non dispone di un Palasport. Costo: 70 miliardi di lire, destinati a diventare 120 con le infrastrutture - soprattutto parcheggi - ancora da realizzare. Per Philips e Saima (nelle quali Cabassi ha cointeressenze, attraverso la totale proprietà della squadra di hockey e una partecipazione di minoranza in quella di basket, dove il pacchetto maggioritario è di Gian Mario Gabetti), era la soluzione di molti problemi. «Adesso speriamo di non dover disputare altrove una parte del nostro campionato», afferma Morbelli, reduce da quella che definisce «una stranissima domenica». Ha dovuto avvertire la squadra avversaria, la Sidis Reggio Emilia, che non si poteva giocare. Ma gli avversari erano già partiti alla volta di Assago, e sono stati raggiunti dalla notizia solo a pochi chilometri dalla destinazione. E' stato poi necessario rintracciare gli arbitri, i napoletani Baldi e Montella, per espletare una serie di formalità che fanno da supporto alla richiesta di. rinvio per «cause di forza maggiore». Il recupero dovrebbe avvenire nel giro di una quindicina di giorni, più probabilmente mercoledì 9 gennaio, se l'impianto sarà tornato agibile. 1 giocatori della Philips, invece, hanno saputo della forzata vacanza, mentre stavano per recarsi al Forum per il rituale allenamento di tiro della domenica mattina. «Stavo uscendo di casa - racconta Antonello Riva, il bomber della Philips e,della Nazionale -, quando mi hanno telefonato dalla nostra sede. Sulle prime ho pensato ad uno scherzo poi ho capito che questa cosa assurda era vera». Domenica, dunque, di vacanza: ma alcuni tifosi hanno saputo del rinvio solo arrivando al Fonim o alla fermata della metropolitana da dove dovevano partire gli autobus-navetta, ieri desolatamente fermi. [g. t.] L'interno del Palasport «Forum» di Assago danneggiato dalle esplosioni

Luoghi citati: Assago, Milano, Reggio Emilia