Un riscatto record Chiesti 20 miliardi
Un riscatto record Chiesti 20 miliardi Perugia, per il piccolo Augusto De Megni Un riscatto record Chiesti 20 miliardi ASSISI. Nel loro messaggio della notte di Natale ai rapitori del piccolo Augusto De Megni, sequestrato a Perugia il 3 ottobre scorso, i frati francescani di Assisi avevano fornito due numeri telefonici (075-812238; 813337) utilizzabili giorno e notte per eventuali contatti ò di semplici notizie. «Di telefonate - ha detto padre Nicola Giandomenico - ne sono arrivate tante, ma tutte senza riferimenti precisi e probabilmente effettuate da mitomani». Per quanto riguarda le indagini sul rapimento, secondo le fonti ufficiali non ci sono «sviluppi concreti». Anche sui presunti contatti diretti tra i rapitori e la famiglia De Megni, il riserbo è totale. Tuttavia, da indiscrezioni, si è appreso che la trattativa è aperta sulla base di una richiesta dei sequestratori che viene definita «record»: una centina di miliardi di lire. «Ritengo senz'altro giusta la proposta del ministro degli Interni Scotti di disporre per legge il blocco del patrimonio delle famiglie dei rapiti, mentre" per quanto riguarda il divieto della intermediazione, in questi casi ritengo che il ministro abbia senz'altro l'intenzione di impedire alcune storture che si sono talvolta verificate nei contatti con i rapitori, ma non si deve stroncare a priori quelle iniziative buone e positive che tante volte aiutano a risolvere la situazione». Ha detto padre Giandomenico, che è vicario del sacro convento di Assisi. Secondo lui «c; deve essere un punto di riferimento costituito da una legge chiara, ma all'interno di questa legge bisogna lasciare uno spazio di manovrabilità per quelle iniziative di intermediazione basate unicamente sui valori umani delle persone con le quali si deve trattare». Il vicario ha precisato che la recente iniziativa dei frati francescani di Assisi, che si sono messi a disposizione per giungere alla liberazione del piccolo Augusto De Megni, va intesa in questo senso, della ricerca di un contatto «basato unicamente sui valori umani» e non per trattative «economiche».
Persone citate: Augusto De Megni, De Megni, Nicola Giandomenico
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