Nel '90 sono una cinquantina le vittime dell'ossido di carbonio di C. M.

Il terribile killer invisibile Il terribile killer invisibile Nel '90 sono una cinquantina le vittime dell'ossido di carbonio Con i quattro morti di Nova Milanese sono una cinquantina, quest'anno, le vittime di incidenti provocati da esalazioni di gas da impianti domestici malfunzionanti. La disgrazia più grave è avvenuta il 2 gennaio scorso a Claviere (Torino), quando cinque giovani sono morti per il cattivo funzionamento di uno scaldabagno. In questo mese almeno sedici persone hanno perso la vita per intossicazione da ossido di carbonio. Questa una cronologia degli incidenti più gravi avvenuti in questo mese: a Tortona (Alessandria) padre e figlia muoiono per il cattivo funzionamento della caldaia autonoma. L'I 1, a Roma, il distacco di un tubo di scarico della cucina dal foro della parete provoca la morte di due coniugi e di una loro cugina. Il 19, a Padova, sei ragazzi, probabilmente sotto l'effetto di stupefacenti, alcol e psicofarmaci, non si accorgono delle esalazioni di ossido di carbonio provenienti dal cattivo funzionamento dell'impianto di riscaldamento di una villetta alla periferia di Padova. Quattro muoiono mentre gli altri due vengono soccorsi in tempo. Il 27, a Spezzano della Sila (Cosenza), una caldaia difettosa provoca la morte di moglie e marito. Il 29, a Marina di Montemarciano (Ancona), due cittadini del Ghana vengono trovati morti nella propria abitazione per le esalazioni provenienti da un braciere a carbone. A questa lista si potrebbero aggiungere nei prossimi giorni i quattro componenti della famiglia di emigrati di Borella di Cesenatico trovati morti l'altro ieri nella propria abitazione. Per questo caso bisognerà attendere l'esito delle autopsie per accertare le cause della morte: avvelenamento da cibo o esalazioni da gas. L'ossido di carbonio (o monossido di carbonio) è un gas che si forma dal carbonio durante una combustione in ambienti con poco ossigeno. Il gas, una volta inalato, si unisce all'emoglobina del sangue, la sostanza che trasporta l'ossigeno ai tessuti, formando così la carbossiemoglobina, una sostanza che impedisce all'ossigeno respirato di fissarsi nel sangue. Di conseguenza le varie parti del corpo, soprattutto il cervello, ricevono sempre meno ossigeno. Inizialmente l'intossicazione da ossido da carbonio provoca mal di testa, vertigini, difficoltà di respirazione, confusione mentale, fino a convulsioni, coma e morte. Questo tipo di avvelenamento è particolarmente subdolo poiché dà prima un senso di torpore, seguito da perdita di conoscenza, per cui è difficile che il soggetto colpito possa reagire. Incidenti mortali di questo tipo capitano, quasi sempre, a causa di una cattiva istallazione o di una cattiva manutenzione. Ogni apparecchio alimentato dal gas deve essere collegato all'esterno da un'efficiente canna fumaria progettata appositamente. Assicurarsi il corretto scarico dei gas combusti non è ancora sufficiente perché la fiamma brucia ossigeno e impoverisce l'aria del locale. Per questa ragione l'ambiente in cui sono istallati boiler o altri apparecchi a gas, deve essere alimentato di aria fresca dall'esterno con un apposito canale, [c. m.]

Persone citate: Borella