E' morto Rovelli, boiardo della chimica di Nino Rovelli

E' morto Rovelli, boiardo della chimica Stroncato a Zurigo da un infarto, a 73 anni, il grande nemico dell'Eni e della Montedison E' morto Rovelli, boiardo della chimica Negli Anni 70 il suo «impero» crollò sommerso dai debiti ZURIGO. Nino Rovelli, ex proprietario del gruppo chimico Sir, è morto ieri mattina a Zurigo stroncato da un infarto. La notizia si è appresa a Milano. Rovelli aveva 73 anni ed era da tempo residente in Svizzera, dove viveva nella sua villa di Lugano. Secondo quanto si è appreso, i funerali si svolgeranno il primo gennaio nella cappella di. famiglia a Battola d'Adda (Milano). Con la morte di Nino Rovelli esce di scena un ex grande protagonista della tormentata storia della chimica italiana degli Anni 70 che, nel bene e nel male, ha giocato un ruolo di primo piano nella ricostruzione industriale del Paese. Negli ultimi anni era completamente uscito di scena, ma, proprio pochi giorni fa Rovelli era tornato alla ribalta delle cronache per la sentenza emessa dalla Corte d'Appello di Roma che ha condannato l'Imi (il quale ha però già presentato ricorso alla Corte di Cassazione) a pagare all'ex imprenditore chimico 800 miliardi, dei quali 500 per i danni e 300 di interessi, in riferimento al presunto valore delle attività Sir-Rumianca nel 1979, anno nel quale ci fu l'intervento di un consorzio di banche per il salvataggio del gruppo chimico di Rovelli, diventato nel frattempo un castello con i piedi d'argilla, sommerso da una valanga di debiti. Sposato e padre di quattro figli, Angelo Rovelli (conosciuto da tutti come Nino, che gli amici scherzosamente paragonavano a Clark Gable per via di una forte somiglianza) era nato a Olgiate Olona, un paese del Varesotto, il 10 giugno 1917. Laureatosi in ingegneria nel 1941, dopo alcune esperienze imprenditoriali di minore rilevanza era sbarcato nel mondo della chimica nel 1948 assumendo la carica di direttore generale della Società italiana resine (Sir); due anni dopo era diventato il principale azionista dell'azienda. Il «salto di qualità» della Sir (allora era una piccola azienda con 22 miliardi di fatturato) è datato 1962 con l'estensione dell'attività in Sardegna (dove vennero costruiti due grandi complessi industriali) nel settore petrolchimico. Nel 1965 Rovelli è ormai il terzo imprenditore chimico italiano. Per di più, lo ripete molto spesso, è «un imprenditore privato» quasi a lamentare la fermezza con la quale la Confindustria lo ignora completamente. La realtà è diversa. Secondo uno studio realizzato dall'Eni tutti i suoi investimenti sono effettuati con soldi delle banche e dello Stato. Nel suo impero chimico Rovelli non ha messo neppure una lira. Gianni Pintus CONTINUA A PAGINA 2 Nino Rovelli

Persone citate: Angelo Rovelli, Clark Gable, Gianni Pintus, Nino Rovelli, Rovelli

Luoghi citati: Lugano, Milano, Olgiate Olona, Roma, Sardegna, Svizzera, Zurigo