Londra, tagli alla Difesa di P. Pat.

Londra, tagli alla Difesa Londra, tagli alla Difesa Centomila uomini in meno Dm basi navali saranno chiuse londra DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Mentre 30 mila soldati, aviatori e marinai inglesi, passati in rivista nel deserto in questi giorni dal principe Carlo, si preparano nel Golfo alla guerra contro Saddam Hussein, il governo britannico sta per annunciare drastici «tagli» agli effettivi delle sue Forze Armate e la chiusura di due basi navali. «E' questo il regalo di Natale che stiamo preparando ai nostri soldati nel deserto dell'Arabia?», si chiede polemicamente il Sunday Times. Le alte gerarchie militari sono molto irritate nei confronti del ministro della Difesa Tom King, accusato di non essersi opposto con vigore alle richieste del Tesoro. Ma, come fanno notare i massimi esponenti delle Forze Arma- te, la politica dei «tagli» alla Difesa era stata adottata all'inizio della scorsa estate. Ossia prima dell'invasione del Kuwait, che ha dimostrato come il prossimo futuro possa riservare amare sorprese a chi sogna un nuovo ordine internazionale grazie alla distensione Est-Ovest. Non ^ono però solo i conflitti locci, jome può ancora essere classificato quello del Golfo, a preoccupare gli ambienti militari britannici. Nelle ultime settimane si era fatta sempre più evidente la estrema difficoltà attraversata dalla leadership di Gorbaciov, che poi è venuta alla luce con le dimissioni di Shevardnadze. «Non si può dare per garantita la perestrojka di Gorbaciov sostiene l'editoriale del Sunday Times -. Non sappiamo quale regime emergerà al Cremlino. Ma sarebbe folle presupporre che sarà per forza pacifico e tale da non mettere in pericolo gli interessi dell'Occidente». Da Londra viene, dunque, un secco altolà alla politica di disarmo che i Paesi occidentali avevano decretato sull'onda della «luna di miele» fra Bush e Gorbaciov. Il governo Thatcher aveva progettato tra la primavera e l'estate energici tagli alla Difesa e il rimpatrio di quasi tutte le forze stazionate sul Reno. Quei programmi sono stati poi perfezionati nelle ultime settimane dai collaboratori del ministro della Difesa Tom King e dai responsabili del Tesoro. E adesso, secondo il Sunday Times, sul tavolo del governo sta arrivando un pacchetto di proposte che prevedono la riduzione dell'esercito da 145 a 100 mila uomini, il taglio di 3 mila marinai e la chiusura delle basi di Portland e Rosyth e la diminuzione da 89 mila a 75 mila degli effettivi dell'aviazione, con una massiccia riduzione della forza operativa e degli squadroni di Tornado e Phantom. In totale, fra militari e civili impiegati al ministero della Difesa, dovranno essere tagliati circa 100 mila posti. E altre riduzioni sono previste anche nella Armata Territoriale, la forza di difesa del suolo inglese che sta fornendo numerosi volontari per il Golfo, [p. pat.]

Luoghi citati: Arabia, Kuwait, Londra, Portland, Rosyth