Banche americane al collasso di M. D.

Banche americane al collasso Banche americane al collasso Casse di risparmio in situazione critica Chiuse decine di compagnie d'assicurazione \\\ N commentatore finanziario americano, Martin Mayer, ha scritto che la deregulation delle Casse di risparmio americane, effettuata dall'amministrazione Reagan, è stata la «più grande rapina non violenta nella storia delle banche». Il premio Nobel dell'economia Milton Friedman sostiene che la colpa non è della liberalizzazione, ma dell'intervento pubblico che ha notevolmente peggiorato la situazione quando si sono manifestate le prime difficoltà. Oggi importa relativamente poco sapere chi abbia ragione: la realtà è che all'inizio del 1991 quasi tutte le Casse di risparmio e oltre mille banche ordinarie americane sono in situazione critica, che nel 1990 decine di compagnie di assicurazione degli Stati Uniti sono state costrette a chiudere i battenti. Questo collasso finanziario è determinato in primo luogo dalla forte perdita di valore dei cosiddetti «titoli spazzatura», emessi allo scopo di finanziare non già investimenti bensì le continue guerre dei raiders per impossessarsi di sempre nuove società. Per conseguenza, l'economia americana si trova stretta al collo una pesantissima macina da mulino che rischia non solo di impedirne la ripresa ma di trascinarla sempre più in basso nel corso del 1991. E' finita così, con il 1990, un'ennesima «economia di carta», la finanza facile e facilona, aggressiva, arrogante, superottimista, che ha caratterizzato l'America e l'intero mondo anglosassone per oltre un decennio. Oltre a questi guasti gravissimi, lascia in eredità, soprattutto ai più tradizionali sistemi finanziari europei e giapponese, una serie di strumenti moderni che potranno permettere nei prossimi anni un uso più efficiente del risparmio per realizzare nuovi investimenti. Sarà però una strada lunga e difficile. [m. d.]

Persone citate: Martin Mayer, Milton Friedman

Luoghi citati: America, Stati Uniti