Famiglia di emigranti avvelenata nel sonno: un giallo

Famiglia di emigranti avvelenata nel sonno: un giallo Abitavano in Svizzera, erano tornati da poco a Cesenatico per le vacanze di Natale: trovati a letto da un vicino di casa Famiglia di emigranti avvelenata nel sonno: un giallo Marito, moglie e due figli uccisi dal gas o intossicati da cibi andati a male CESENATICO (Forlì) NOSTRO SERVIZIO Una famiglia sterminata nel sonno. Marito, moglie e due figli, avvelenati da cibo avariato o forse da esalazioni di gas. Sono stati trovati ancora a letto, a Borella di Cesenatico, piccola frazione a pochi chilometri da Cesena, dov'erano arrivati giovedì dalla Svizzera. Emigrati per lavoro, da anni risiedevano a Gebenstorf, ma due volte all'anno ritornavano in Romagna, in estate, per passare qualche giorno al mare e in questo periodo per Capodanno. Fernando Cicognani, 56 anni, forlivese, alle sue origini non aveva mai rinunciato. Cinque anni fa, messi da parte i risparmi, aveva acquistato una palazzina a Borella. Quattro stanze e il bagno, su due piani, lungo la strada principale che collega Cesena a Cesenatico. I corpi dell'uomo, della moglie Donata Santalucia, 48 anni, di Montemurro di Potenza, e dei figli Roberto di 21 e Flavio di 15 anni, sono stati trovati ieri mattina, alle 9,30, da un barista e un vicino di casa, Adamo Senni ed Ettore Guiducci. Amici di famiglia, si erano insospettiti perché venerdì non avevano visto nessuno. Sono entrati in casa con la copia delle chiavi che Senni aveva in gestione durante l'assenza dei proprietari. «Abbiamo capito che qualcosa non andava; nell'appartamento c'era un silenzio surreale. Siamo saliti e abbiamo dato l'allarme», hanno raccontato i testimoni. I corpi della donna e del figlio più giovane erano protesi verso il pavimento, in un inutile tentativo di alzarsi. Mentre sul posto arrivavano i carabinieri di Cesena, i vigili del fuoco e i tecnici dell'Usi, nella casa di fianco Mirella, 18 anni, l'unica superstite della famiglia Cicognani, chiedeva al telefono di poter parlare con la mamma. Da alcuni giorni era in Malesia. Ieri mattina le due giovani hanno telefonato per tranquillizzare i genitori. «Non posso passarti la mamma - si è sentita rispondere Mirella - neppure il babbo e i fratelli. Ritorna sabito perché è successa una tragedia». Nell'appartamento sono stati sequestrati residui alimentari che i tecnici dell'Usi sottoporranno ad analisi. In cucina barattoli di frutta sciroppata e sottaceti. Forse il killer era in questi cibi, sotto forma di botulino, un potente bacillo che si sviluppa in scatoletta malconservate. Tra gli inquirenti l'ipotesi dell'avvelenamento alimentare ha erto, 21 anni o in camera lo stesso credito di un'intossicazione da ossido di carbonio. Nessuno si sbilancia. Solo l'autopsia potrà chiarire cause e ora della morte. Il riscaldamento della palazzina è alimentato da un impianto a metano. Un possibile guasto non viene escluso, anche considerando che la casa rimaneva vuota per la maggior parte dell'anno e un controllo poteva essere svolto solo occasionalmente. La tragedia ha destato impressione nella piccola frazione dove la famiglia era molto conosciuta. Marisa Ostolani Donata Santal aveva 48 anni Roberto, 21 anni ucciso in camera Fernando Cicognani di 56 anni Flavio, 15 anni il più giovane

Persone citate: Adamo Senni, Borella, Cicognani, Donata Santalucia, Ettore Guiducci, Fernando Cicognani, Marisa Ostolani, Senni