Sulla Milano-Venezia 300 auto distrutte

Il Nord nell'inferno della nebbia Nel maxi-tamponamento un morto e 50 feriti. Chiusa anche l'Autosole Il Nord nell'inferno della nebbia Sulla Milano-Venezia300 auto distrutte MILANO DALLA REDAZIONE A quanto pare la causa «primaria» è stata una vettura di piccola cilindrata che (forse per un guasto o più probabilmente per l'improvvisa paura del guidatore davanti a quel «muro» di nebbia) si è fermata di colpo sulla carreggiata. A quanto pare, perché quello che si è trovato di fronte ieri mattina la polizia stradale è stato un immenso groviglio di auto. Quasi trecento veicoli coinvolti in un mega-tamponamento che ha bloccato l'autostrada Milano-Bergamo in entrambi i sensi di marcia per molte ore. Infatti - secondo la frammentaria ricostruzione degli agenti - l'utilitaria bloccata è stata investita in pieno dalle numerose auto che la seguivano e alcune di queste sono finite nella corsia opposta, provocando anche in quel senso incidenti e tamponamenti a catena. Il bilancio è meno drammatico di quanto la scena a 11' inizio potesse far prevedere: è morto un pensionato di 74 anni, Serafino Castiglioni di Gerenzano (Varese); decine di altre persone (almeno una cinquantina) sono rimaste ferite, molti in maniera abbastanza grave. Per tutta la mattinata e nel primo pomeriggio c'è stato un continuo viavai di ambulanze tra l'autostrada e tutti gli ospedali. della zona: una trentina di feriti sono stati ricoverati nel nosocomio più vicino, quello di Vimercate, altri sono stati condotti fino a quelli più attrezzati di Bergamo e Milano. Gli incidenti sono cominciati verso le 11 e in breve tempo l'autostrada è rimasta paralizzata. Sulla zona gravava in quel momento una fitta nebbia, con visibilità ridotta a meno di settanta metri. I primi tamponamenti si sono verificati tra i caselli di Agrate e Cavenago, a una trentina di chilometri da Milano. Per cercare di riattivare il traffico e per soccorrere i feriti si sono mobilitati polizia stradale e vigili del fuoco di Milano, Bergamo e Cernusco sul Naviglio. Decine di uomini (solo i vigili del fuoco sono intervenuti con una trentina di automezzi, fatti confluire da tutta la Lombardia) hanno dovuto lavorare più di cinque ore per liberare le corsie da quel groviglio di veicoli. Soltanto alle 16 l'autostrada è stata riaperta, ma il traffico è rimasto difficoltoso per tutto il pomeriggio. Colpa della catena di incidenti e colpa, soprattutto, della nebbia che dopo giorni di buona visibilità è tornata ieri, fittissima, su tutta la pianura lombarda. Una situazione che ha provocato disagi ovunque (chiuso, ad esempio, l'aero- porto di Linate), ma soprattutto sulle autostrade. Infatti, polizia stradale e vigili del fuoco stavano ancora sgombrando la Milano-Bergamo, quando sono stati chiamati per un'altra emergenza. Un tamponamento, che ha coinvolto auto e camion a decine (anche se in misura minore rispetto al precendente incidente), si è verificato sulla Milano-Piacenza, all'altezza di San Zenone, sempre poco distante dal capoluogo lombardo. In quésto caso nessun morto, ma parec¬ chi feriti. L'autostrada del Sole è rimasta chiusa dalle quattro del pomeriggio fino a sera, in direzione di Milano. Nella notte la visibilità su tutta la Lombardia è ulteriormente diminuita, raggiungendo in alcune zone i dieci metri. Per questo la direzione della Polizia della strada, con un appello diffuso in serata, ha invitato gli automobilisti a mettersi in viaggio oggi solamente in caso di necessità e a moderare la velocità. La lotta alla nebbia intanto registra nuovi esperimenti: per fronteggiare il frequente problema, l'aeroporto «Catullo» di Verona-Villafranca, ha deciso di sperimentare un nuovo sistema antinebbia basato sulle capacità di alcuni batteri di catturare le goccioline d'acqua sospese nell'aria e di trasformarle in cristalli di ghiaccio che, più pesanti, cadrebbero a terra. Il nuovo sistema, che potrà essere sperimentato quest'inverno, prevede la diffusione nell'aria dei batteri le cui capacità sono state scoperte da studiosi californiani. UdslLiali Un muro di nebbia su tutta la Lombardia. La Polstrada invita ad usare l'auto solo in caso di necessità

Persone citate: Cavenago, Serafino Castiglioni