Quel dodici cilindri è tutto verde

Quel dodici cilindri è tutto verde QUI MERCEDES Il nuovo potente (400 Cv) motore della Serie S batte ogni record di ecologicità Quel dodici cilindri è tutto verde Con un sofisticato sistema digestione elettronica Riprendiamo il discorso sulla nuova Mercedes-Benz Serie S, annunciata «vedette» del Salone internazionale di Ginevra del prossimo anno. Si era accennato all'inedito dodici cilindri a V di sei litri di cilindrata, motore di punta di questa ammiraglia (sono previsti anche due 8V, di 5 e 4,2 litri di cilindrata e un 6 cilindri in linea di 3,2 litri). Accreditato di oltre 400 cavalli di potenza, è certamente ne parliamo al presente, anche se bisognerà attendere ancora qualche mese prima della sua effettiva commercializzazione - un motore eccezionale nelle prestazioni. Ma, anche e soprattutto, come tengono a sottolineare i tecnici tedeschi, uno dei motori più puliti, cioè meno inquinanti allo scarico, mai portati in una produzione di serie. Tutte le scelte del progetto hanno abbinato alle prestazioni l'obiettivo ambiente. Comprese quelle relative alla gestione del motore, che è totalmente affidata all'elettronica (iniezione e accensione) ma non di tipo integrato. E' stata infatti utilizzata l'iniezione Bosch LH-Jetronic elettronica di tipo sequenziale, con misuratore di portata aria «a filo caldo» e controllo indipendente per ogni cilindro del battito in testa e della fasatura e durata dell'iniezione - perché, rispetto al non meno sofisticato sistema integrato Motronic, offriva la possibilità di qualche «funzione» in più, utile appunto per la depurazione dei gas di scarico. Ad esempio, il controllo dell'iniezione di aria fresca a valle delle valvole di scarico, un accorgimento che, in combinazione con opportune regolazioni della fasatura dell'iniezione e delle valvole di aspirazione, consente di ottenere temperature più elevate dei gas combusti negli avviamenti a freddo. In questo modo i tecnici della Mercedes-Benz hanno potuto dimezzare il tempo necessario al catalizzatore per raggiungere la temperatura di esercizio (400-600 gradi centigradi in circa sessanta secondi). Sempre a vantaggio di una più rapida salita in temperatura del catalizzatore negli avviamenti a freddo, per evitare dispersioni di calore, i principali componenti dell'impianto di scarico (collettori, tubazioni e lo stesso contenitore del catalizzatore) sono realizzati con strutture a doppia parete, coibentate con speciali materiali isolanti resistenti alle alte temperature. Ancora in tema ecologia, la sofisticatezza dell'iniezione di tipo sequenziale consente di «tagliare» l'alimentazione ad un singolo cilindro cui sia venuta a mancare l'accensione. In tal modo si evita l'afflusso di carburante incombusto al catalizzatore (dove per l'elevata temperatura si incendierebbe, col rischio di danni irreparabili). Più in generale, si può dire che nella nuova serie S l'elettronica ha sotto il suo controllo un po' tutta la dinamica della vettura: oltre all'antibloccaggio ruote Abs (naturalmente di serie), è infatti previsto un sofi¬ sticato sistema antislittamento Asr, che interviene sia frenando la ruota motrice che tende a perdere aderenza, sia, quando necessario, direttamente sul motore, riducendo la coppia motrice. Tutto ciò non costituisce novità assoluta, ma sulla nuova Serie S vi sono almeno un paio di particolarità esclusive in più. Innanzittutto, per garantire il massimo di affidabilità anche nel tempo, tutte le centraline sono state raggruppate e protette in un unico contenitore s lagno, collocato nel vano motore ma climatizzato dall'aria dell'abitacolo. Inoltre, per ottimizzare le prestazioni globali, i vari sistemi - iniezione e accensione, Abs e Asr - sono stati interfacciali per mezzo di un «bus di dati»: ad esempio, l'informazione proveniente da un sensore ruota viene elaborata dalla centralina dell'Abs e da questa, attraverso il bus di dati, messa a disposizione dell'Asr. Raffaele Sanguineti

Persone citate: Raffaele Sanguineti

Luoghi citati: Ginevra