Il Comune vi scalda la casa voi pagate coi risparmi energetici

Il Comune vi scalda la casa, voi pagate coi risparmi energetici Il Comune vi scalda la casa, voi pagate coi risparmi energetici La proposta ad aziende e condomini attraverso una società per azioni a capitale misto TORINO. Risparmiare energia può essere anche un buon affare, senza contare, naturalmente, i risvolti positivi sull'ambiente. Ne è convinto il Cure, il «Comitato per l'uso razionale dell'energia» presieduto da Tullio Regge. L'idea è piaciuta anche alla giunta di Rivoli, Comune di cinquantamila abitanti alle porte di Torino - giunta' tricolore bianco-rosso-verde -, che con spirito pionieristico l'ha trasformata in un progetto-pilota, il primo del genere in Italia. Se darà buoni risultati, l'amministrazione comunale passerà, alla grande, alla fase della commercializzazione vera e propria, vendendo questo risparmio energetico a condomini e ad aziende attraverso una spa pubblico-privata. Una «sfida» più che mai attuale e necessaria, vista la penuria delle fonti energetiche, o un progetto di assai difficile realizzazione? Il professor Maurizio Pallante, assessore all'Ecologia di Rivoli, ma anche segretario nazionale del Cure di cui è stato uno dei fondatori (è autore del libro «Dal Dominio all'armonia», Editrice Ecole di Torino, che affronta, tra gli altri, anche i problemi posti dall'energia), crede alla versione «sfida», basandosi su una serie di dati positivi della guerra contro lo spreco energetico, ma anche di esperienze già collaudate in altri Paesi. La genialità dell'idea consiste nell'applicare un principio semplice: ridurre i consumi alla fonte a parità di servizi finali. Ovvero, ammortizzare i costi dell'intervento attraverso lo stesso risparmio energetico ottenuto, quindi senza spese aggiuntive per l'amministrazione comunale. Spiega l'assessore Pallante: «Incominciamo dalla prima fase. Abbiamo chiesto ad alcune aziende specializzate di proporci un uso ottimale del consumo termico ed elettrico in edifici pubblici». Un appello a cui hanno già risposto una decina di aziende, tra cui l'Italgas e l'Agip, che ora stanno studiando le soluzioni migliori. Soltanto per la cattiva coibentazione degli edifici va letteralmente sprecata, secondo il segretario del Cure, tanta energia quanta ne basterebbe per mandare avanti, in Italia, per un anno, il parco degli autoveicoli. Uno spreco che aggrava non solo l'economia ma anche l'inquinamento. Coibentazioni quindi, ma anche caldaie più efficienti, come ad esempio gli impianti di co-generazione capaci di produrre contemporaneamente due tipi di energia termica ed elettrica - derivata dalla stessa fonte. E' il caso del «totem» inventato a Torino dal vicedirettore del Centro ricer¬ che della Fiat, ingegner Palazzetti. «Fa uso di un motore di una potenza pari a quella di una "127" collegato con un alternatore. Il motore, girando a velocità costante, fa girare l'alternatore e questo dà una produzione di energia elettrica con una potenza di 15 kW, in grado di coprire il fabbisogno medio di calore di quindici-venti appartamenti», spiega Pallante. Inoltre, è possibile un altro forte abbattimento dei consumi energetici alla fonte con il controllo e la regolazione automatica degli impianti grazie all'uso delle pompe di calore. Anche il riscaldamento autonomo dà ottimi vantaggi, come è emerso da uno studio dell'Agip a Milano mettendo a confronto due situazioni: un risparmio energetico del 40 per cento rispetto a una casa col riscaldamento centralizzato. Il risparmio derivato da que¬ ste soluzioni servirà a pagare il loro costo. «I vantaggi sono evidenti per il Comune - spiega con piglio sicuro l'assessore "verde" -, ma anche in termini di macroeconomia. Le aziende coinvolte vengono stimolate a realizzare impianti di riscalcj.amento il più efficienti possibile, col risultato di ridurre la spesa che dobbiamo all'estero per l'acquisto di petrolio, e alla lunga si potrà assicurare anche più posti di lavoro nel campo del risparmio energetico e quindi ambientale. Se queste esperienze si allargheranno, ci saranno anche benefiche riduzioni dell'effetto serra e delle piogge acide». E' chiaro che si spera di dare il buon esempio a tanti altri Comuni (il progetto è seguito con attenzione dallo stesso Enea), utilizzando tra l'altro anche le opportunità offerte dalla nuova legge sugli enti locali. E' il caso della costituzione di una so¬ cietà per azioni mista, a capitale pubblico e privato, che dovrebbe nascere con l'obiettivo di vendere il risparmio energetico ai privati. Assessore, vogliamo fare un esempio concreto? «Il Comune può dire a un condominio: "Vi faccio gratis l'impianto di riscaldamento più efficiente, e voi lo pagherete con quanto ricavate dal risparmio energetico"». Il progetto di Rivoli è a tutto campo. C'è anche l'intento di riscaldare gli edifici scolastici mediante impianti di riscaldamento funzionanti con gli scarti di legno: cassette dei mercati, potature degli alberi cittadini, persino i gherigli delle buone noccioline usate dall'industria dolciaria. C'è già un esempio vincente: «La ricca Svizzera ha già oltre mille impianti di questo genere». Stefanella Campana