Da ieri è raddoppiato il tasso annuo su cauzioni e debiti Interesse legale al 10%

Interesse legale al 10% Da ieri è raddoppiato il tasso annuo su cauzioni e debiti Interesse legale al 10% Riguarda anche milioni di inquilini ROMA. Da ieri è passato al 10% annuo l'interesse legale che il debitore deve pagare per non aver rispettato una scadenza. E' stato così raddoppiato l'attuale tasso del 5% annuo. La novità interessa tutti i rapporti commerciali e assicurativi, ma anche milioni di inquilini (non riguarda, invece, gli interessi che deve pagare lo Stato ai contribuenti che vantano crediti nei confronti del fisco; in questo caso, si fa riferimento ad un'altra legge). Costerà molto più salato, invece, il ritardato pagamento di cheques, cambiali, tratte commerciali, pigioni, rate condominiali, assegni di separazione o divorzio, prestiti bancari o ipotecari, nonché la violazione di accordi scritti o il mancato risarcimento di incidenti stradali, aerei, ferroviari, nautici o di caccia da parte delle compagnie assicuratrici. D'ora in avanti, ad esempio, su un debito di 20 milioni si dovrà versare una differenza in più di un milione di lire per ogni anno di ritardo. Saranno dovuti 2 milioni contro l'attuale milione. Il raddoppio dell'interesse le¬ gale si rifletterà anche su tutti i contratti di affitto ad equo canone. Difatti, i proprietari di casa, compresi enti previdenziali e compagnie di assicurazione, dovranno pagare all'inquilino alla fine di ogni anno il 10% - e non più il 5% - sulle somme a suo tempo avute a titolo di deposito cauzionale. Ma nella stragrande maggioranza dei casi per i proprietari, non sarà facile far fruttare almeno il 10% annuo al netto di trattenuta fiscale, perchè spesso il deposito cauzionale non raggiunge cifre elevate in quanto non può essere superiore a 3 mensilità del canone di affitto. La nuova legge (è la n. 353), pubblicata sul supplemento alla Gazzetta Ufficiale del 1 dicembre, sostituisce dopo 50 anni l'articolo 1284 del codice civile. Pertanto per i vecchi debiti rimasti ancora insoluti occorre effettuare un duplice calcolo: il primo fino al 15 dicembre '90, mentre il secondo dal giorno successivo alla data dell'effettivo saldo. Se, ad esempio, il signor Rossi avrebbe dovuto pagare al signor Bianchi il 15 dicembre 1988 un debito di 20 milioni, ma non ha ancora provveduto al saldo, quest'ultimo, in aggiunta ai 20 milioni, dovrà anche avere 2 milioni di lire per gli interessi legali maturati fino all'altro ieri, pari, cioè, al 10 per cento (5% l'anno per due anni) di 20 milioni. In totale 22 milioni più il 10 per cento l'anno per l'interesse legale che maturerà tra il 16 dicembre '90 e la data del saldo. Il raddoppio dell'interesse legale costituisce una delle maggiori novità della riforma del processo civile, predisposta dal ministro Vassalli. Il vecchio limite dell'interesse legale del 5% era considerato una delle cause principali della moltiplicazione delle controversie civili nelle preture e nei tribunali perché il debitore, grazie al favorevole tasso legale del 5 per cento l'anno (la metà di quello pagato su Bot e Cct), era incentivato a resistere in giudizio cercando di ritardare il più possibile il pagamento. Di qui l'inflazione vertiginosa delle vertenze. Pierluigi Franz

Persone citate: Pierluigi Franz, Vassalli

Luoghi citati: Roma