Con le «Creature» del Magopovero

Con le «Creature» del Magopovero GARYBALDI IL PANE IN SCENA Con le «Creature» del Magopovero SENTIERI di legno, come pensiline, gettati su un mare bianco di farina. E' questa la scena di «Creature», una delle ultime produzioni della compagnia Alfieri-Magopovero di Asti, al Garybaldi di Settimo dal 13 al 16 dicembre (ore 21). Fuori dal teatro gli attori hanno costruito un forno: là si farà un pane vero, e il tempo che ci vorrà per cucinarlo e cuocerlo sarà il tempo reale dello spettacolo, il suo ritmo. «L'idea - racconta il regista Luciano Nattino - è quella di una specie di presepio, di una comunità di creature che si affaccenda intorno a un tavolo dove si fa il pane. Betlemme in aramaico significa appunto "casa del pane". I cammini di legno, in equilibrio precario, sono i percorsi obbligati di ciascuno». Tra i personaggi c'è un Francesco. E' il sante di Assisi: intorno a lui e alla sua avventura ruotano le storie di tutti gli altri. A un certo punto arriva un ospite inaspettato. Si crea lo scompiglio, poi la comunità si ricompone nella consueta attività. Spiega Nattino: «La nostra scelta non è stata casuale. Da anni lavoriamo su un teatro di pensiero e emozione che affronti le tematiche legate all'uomo contemporaneo e al suo esistere nel mondo. In "Creature" abbiamo voluto vedere se ha ancora senso parlare di comunità, di rapporto uomo-natura (non in senso ecologico ma esistenziale), di povertà intesa come follia di libertà». Lo spettacolo, prodotto in collaborazione con il Centro di Ricerca per il Teatro di Milano, si avvale delle musiche di Paolo Conte, sax solista Antonio Marangolo. Ha debuttato nel marzo scorso a Milano, poi è stato ad Avignone, ha partecipato alla rassegna Micro-Macro e ad Asti Teatro '90. [cr. e]

Persone citate: Antonio Marangolo, Luciano Nattino, Nattino, Paolo Conte

Luoghi citati: Assisi, Asti, Avignone, Milano