MARATONA BEETHOVEN

MARATONA BEETHOVEN CONCERTI MARATONA BEETHOVEN Le 32 sonate per piano il 24 e 25 al Piccolo Regio OTTIMA idea quella di proporre le 32 Sonate di Beethoven, anche se l'irriducibile che in due giorni voglia ascoltarle proprio tutte con la dovuta attenzione finirà inevitabilmente stremato. Comunque l'impresa si consumerà tra sabato 24 e domenica 25 nel cartellone del Piccolo Regio, con la benedizione del direttore artistico dell'ente lirico torinese Piero Rattalino, profondo conoscitore del repertorio pianistico, che farà precedere le esecuzioni da brevi introduzioni nell'attigua Sala del Pavone. Le Sonate verranno presentate seguendo il numero di opera. Sarà dunque un «crescendo» di maturità artistica, un dispiegarsi ordinato dell'evoluzione musicale beethoveniana in quelli che convenzionalmente sono definiti primo, secondo e terzo stile: un viaggio affascinante verso l'alto, come nelle tre cantiche dantesche, dalle orme di Clementi seguite nelle prime pagine giovanili fino alle vertiginose altezze delle opere 109, 110e 111. Un po' di dettagli. Sabato dalle 15 alle 17 si ascolteranno le tre Sonate dell'opera 2 (con i pianisti Vittorio Bresciani, Sergio Ciomei, Giovanni Brollo) e Top. 7 (Silvia Limongelli). Dalle 18 alle 20 saranno presentate le tre dell'op. 10 (Vittorio Bresciani e Filippo Faes), Top. 13 «Patetica» (Ingrid Silic) e le due dell'op. 14 (Filippo Faes e Luca Rasca). Dalle 21 alle 23 Sergio/ Ciomei, Silvia Limongelli, Luca Schieppati e Vittorio Bresciani eseguiranno Top. 22, Top. 26, le due sonate dell'op. 27 (la seconda è la famosa «Chiaro di luna») e Top. 28. La maratona beethoveniana prosegue domenica. Il mattino dalle 10,30 alle 12,30 riecco Filippo Faes, Ingrid Silic, Sergio Ciomei e Luca Rasca, impegnati nelle tre sonate dell'op. 31, nelle due dell'op. 49 e nell'op. 53 «Aurora». C'è appena il tempo per pranzare e poi (dalle 15 alle 17) seguono di fila le opere 54 (Schieppati), 57 ((Appassionata» (Brollo), 78 (Limongelli), 79 (Silic), 81 (Brollo), 90 (Ciomei) e 101 (Schieppati). Si finisce in gloria la sera dalle 18 alle 20 con Top. 106 (che già l'autore stesso indicò come una delle più problematiche per l'esecutore) in si bemolle maggiore (Faes), Top. 109 in mi maggiore (Limongelli), Top. 110 (Rasca) e Top. 111 (Brollo). L'appuntamento beethoveniano permetterà di verificare, al di là delle ovvie differenze che emergeranno a seconda delle «mani» impegnate nelle Sonate, la somma maestria di un compositore che aveva fatto del pianoforte il suo strumento d'elezione. Si potrà constatare come fin dai primi passi Beethoven concepisse il pianoforte come un'orchestra, la «sua» orchestra, andando alla ricerca di timbri ed effetti sempre nuovi non soltanto sul piano puramente uditivo ma specialmente sotto il profilo espressivo. Il grande Maestro lasciava ben poco al caso e anzi si premurò di precisare i tempi metronomici, le indicazioni dinamiche, agogiche e gli adeguati suggerimenti sul trattamento del «colore». L'abbonamento all'intero ciclo costa 12 mila lire, l'ingresso ai singoli concerti 3 mila. [1. o.l I ii 'immagine di Beethoven m'orane. Del compositore saranno eseguile le 32 Sonate per pianoforte al Piccolo Regio sabato 2-t e domenica 25 norembre