All'Auditorium domenica «The Swingle Singers» di Armando Caruso

UNIONE MUSICALE UNIONE MUSICALE All'Auditorium domenica «The Swingle Singers» E CCOLI, sono «The Swingle Singers», messi insieme a I Parigi da Ward Swingle, vocalist di origine americana, che domenica all'Auditorium (ore 17, stagione dell'Unione Musicale) percorreranno duecento anni di musica: da Mozart a Lennon-McCartney, con precisi riferimenti a Gershwin, Debussy, Canning, Coates, ma senza tralasciare Bach e Ciaikovski. Gente che conosce tutti i segreti del canto, che ama lo swing, che ha insomma il ritmo nel sangue. La sfida è stata quella di mettere su un gruppo che non avesse «la puzza sotto il naso», come sovente avviene fra i musicisti che si ritengono colti e colti in realtà non sono; che amasse la musica senza barriere e che soprattutto sapesse eseguirla come se in gola possedesse autentici strumenti. Così, questo ensemble capace di improvvisare qualsiasi pezzo ma soprattutto di interpretare la volontà dell'autore nel massimo rispetto dello spartito, è in grado di leggere Bach in tutta la sua grandezza, dalle pagine della «Fuga» o del «Clavicembalo», al pari di Porter o Gershwin. Di ricavare tutte le infi¬ nite sfaccettature musicali, di assaporare la tenerezza dello swing e insieme il travolgente senso del ritmo. Da Parigi a Londra il passo è stato breve: Ward Swingle ha costituito il gruppo II e ha proseguito quella ricerca musicale fra i compositori dei due secoli, che tanto lo affascina. Ora, dall'America, Swingle continua la sua consulenza artistica, ottenendo sempre il plauso del pubblico e della cronaca. Si pensi, per esempio, che sia nella musica classica che nel jazz e nella musica pop, è sempre chiamato, a tenere il concerto per la notte di Natale al Canadian Brass di Toronto. Straordinaria è, in ogni caso, la performance dei «The Swingle Singer» e sbalorditivo è il loro passaggio da Mozart ai brani di Lennon-McCartney, i due grandi campioni dei «Beatles». Naturalmente, un tale ensemble non poteva ignorare i compositori contemporanei italiani. Ecco così la recente registrazione di «Sinfonia» di Luciano Berio, diretta da Pierre Boulez, successivamente eseguita con la prestigiosa New York Philharmonica Orchestra. Un altro esempio dell'interesse che gli Swingle hanno per i nostri musicisti è l'esecuzione in prima assoluta di «Mazepegul», di Azio Corghi, il compositore di Ciriè ormai assurto a fama nazionale, dopo le esecuzioni delle sue opere «Piovanna», «Blimunda» alla Scala e «Gargantua», alcuni anni fa al Teatro Regio di Torino. Armando Caruso Mozart apre la stilicione del/a Tempia. . \nclie musiche di MeCortney (foto sotto) eLènrion per « The Strinale Simun;»

Luoghi citati: America, Ciriè, Londra, New York, Parigi, Torino