Rapina alla Coop di Oleggio

Rapina alla Coop di Oleggio Rapina alla Coop di Oleggio / banditi fuggiti con oltre ottanta milioni NOVARA. Aspettano il direttore all'uscita del supermercato; lo bloccano e, sotto la minaccia delle armi, lo costringono a tornare indietro e ad aprire la cassa. Si impossessano così di oltre ottanta milioni in contanti, quindi immobilizzano il loro prigioniero con il nastro adesivo, lo chiudono in uno sgabuzzino e si squagliano. E' successo sabato sera alla Coop di Oleggio, paese a 17 chilometri da Novara. Un particolare cu¬ rioso: quel supermarket già in passato era stato «visitato» dai rapinatori e non una sola volta. Mai, però, i banditi avevano fatto un bottino così sostanzioso. La Coop di Oleggio si trova in una posizione periferica. L'ingresso è sulla via Novara, la parte posteriore del supermarket confina, invece, con un boschetto. Ed è proprio da quel lato che i banditi sono arrivati e sono poi fuggiti. Conoscevano le abitudini e gli orari del personale (i carabinieri sospettano la presenza di un «basista») e hanno agito con cronometrica precisione. Quando i clienti sono andati via - anche i ritardatari - e il piazzale antistante è rimasto vuoto, i malviventi hanno atteso ancora. Sono rimasti nascosti nel boschetto fino a quando non sono usciti anche commessi e cassiere. Poi sono entrati in azione portandosi silenziosamente nei pressi dell'uscita di servizio. Erano trascorse da poco le 20 quando il direttore, Pietro Mambrini, 36 anni, di Oleggio, è uscito a sua volta dal supermercato e si stava apprestando a chiudere a chiave quando il terzetto è uscito allo scoperto e, armi in pugno, lo ha costretto a riaprire la porta e ritornare sui suoi passi. Vol'ù scoperto, atteggiamento deciso, i tre banditi hanno dato l'impressione di sapere perfettamente il da farsi. Sotto la minaccia delle pistole si sono fatti dare la chiave della cassaforte dal direttore, poi, mentre uno dei banditi lo teneva a bada, gli altri due l'hanno aperta e, oltre ai quasi cinque milioni che c'erano, hanno preso anche la chiave della cassa continua. Ed è qui che hanno trovato i restanti 75 milioni. Poi hanno portato il direttore nel locale del piano interrato nel quale vengono puliti i polli, lo hanno immobilizzato e imbavagliato con un grosso nastro adesivo, quindi se ne sono andati indisturbati passando dal boschetto. Pietro Mambretti ha impiegato circa un quarto d'ora per liberarsi, poi è corso al telefono e ha dato l'allarme chiamando i carabinieri. L'intervento di questi ultimi è stato immediato ma ormai dei banditi non c'era più alcuna traccia. Marcello Sanzo