Gigliola, domani a Milano per calunnia

Gigliola, domani a Milano per calunnia Processo Guerinoni: ultima arringa difensiva per Gerì su cui grava la richiesta di 26 anni Gigliola, domani a Milano per calunnia Aveva detto di aver avuto una relazione con il giudice Picozzi GENOVA, Oggi l'ultima arringa della difesa di Ettore Gerì nel processo per l'omicidio di Cesare Brin. Sarà l'avvocato Enrico Nan a cercare di strappare l'ex convivente di Gigliola Guerinoni dalla pesante condanna, 26 anni e 4 mesi di carcere, richiesta dal procuratore generale, Ettore Siniscalchi. Domani le udienze sono sospese perché la Guerinoni è chiamata davanti ai giudici del tribunale di Milano, dove deve rispondere di calunnia ai danni del giudice Maurizio Picozzi. Dal capoluogo lombardo, intanto, vengono altri guai giudiziari per la donna. Il sostituto procuratore della Repubblica, Francesco Di Maggio, accusa Gigliola Guerinoni di avere istigato l'ex amica del cuore, Rosanna Veschi, a testimoniare il falso per quanto riguarda la presunta relazione sentimentale che ci sarebbe stata fra Gigliola e il giudice Picozzi. Il magistrato non ha perso tempo. Giovedì scorso, in una pausa dell'udienza in Corte d'assise d'appello, ha interrogato la Guerinoni. Tornerà ad interrogarla perché lei ha detto di non sentirsi in condizione di rispondere. Il «raid» in Liguria del procuratore Di Maggio, comunque, è proseguito in questi giorni. A Genova ha interroga- Gigliola Guerino i to l'ex vicequestore Raffaello Sacco, coinvolto nell'omicidio di Cesare Brin con l'accusa di occultamento e soppressione di cadavere e che, ora, dice di avere confessato per uscire dal carcere e di «avere inventato tutto». A Savona, il procuratore Di Maggio ha anche interrogato il maresciallo dei carabinieri, Franco Pisano, che ha sequestrato un memoriale di Rosanna Veschi e uno schema di domande e risposte sulla presunta relazione fra il giudice Picozzi e Gigliola Guerinoni, «suggerite» dalla donna all'amica. Poi, una puntata a Cairo il cui obiettivo è rimasto segreto fino a ieri. Ora, si sa che il giudice Di Maggio ha interrogato Giuseppe Pastorino, l'anziano «factotum» di Gigliola Guerinoni, ed è chiaro che il magistrato è deciso a scoprire se in questa vicenda qualcuno ha barato. E non solo la «dama bionda» che, dopo essere stata rispedita in carcere, è ridotta in condizioni psico-fisiche preoccupanti. Non mangia da una settimana. Comunque, domani, è decisa a presentarsi davanti ai giudici della settima sezione penale del tribunale di Milano. Sostiene di avere un asso nella manica da giocarsi nel processo per calunnia al giudice Picozzi. I suoi difensori, Alfredo Biondi e Mirka Giorello, hanno protestato duramente contro la decisione del presidente del tribunale di Milano di ini¬ ziare il processo domani. Il vicepresidente della Camera ha detto: «Gigliola Guerinoni non è una belva. Ha il diritto di difendersi. Non è in condizioni fisiche e psichiche di farlo. E neppure noi. E' dallo scorso 4 ottobre che affrontiamo processi in cui è coinvolta la nostra cliente. Investirò della vicenda l'ordine degli avvocati». Gigliola Guerinoni, intanto, ha riempito decine di fogli di appunti. Si prepara a leggerli ai giudici della Corte d'assise d'appello di Genova, prima dell'arringa dell'avvocato Alfredo Biondi che, giovedì prossimo, concluderà la lunga maratona difensiva. Forse, negli appunti c'è anche la ricostruzione del delitto di cui e tornata a promettere: «Dirò tutto. Ne vedremo delle belle». Bruno Balbo a Gigliola Guerinoni

Luoghi citati: Cairo, Genova, Liguria, Milano, Savona