Ritorna Mito-Cabaret all'Hiroshima comicità demenziale «made in Italy» di R. Mol.

Ritorna Mito-Cabaret all'Hiroshima comicità demenziale «made in Italy» Ritorna Mito-Cabaret all'Hiroshima comicità demenziale «made in Italy» Ritorna Mito-Cabaret all'Hiroshima comicità demenziale «made in Italy» Lm HIROSHIMA Mon Amour, ormai tempio della comicità torinese (ha raccolto l'eredità del Centralino Anni 70), propone la quarta edizione della rassegna «Mito-Cabaret». Dal 20 novembre al 27 marzo sfileranno sul palco di via Belfiore, per dirla con Chiambretti (cui si deve un'introduzione all'opuscolo della manifestazione), «due categorie ben distinte di cabarettisti: quelli che "ce la devono ancora fare" e quelli che "ce l'hanno già fatta ma non basta mai"». Prologo alla rassegna sarà il 20 una festa d'inaugurazione con Michele Serra. Ad intervistare il direttore di «Cuore» sarà il giornalista torinese Alessandro Baricco. Un match casalingo si disputerà martedì 27 con il dibattito comico tra Mario Zucca e Bruno Gambarotta: si tratta di una sorta di talk-show dal vivo. «In questa inconsueta occasione spiegano gli organizzatori - si stuzzicano, si interpellano, si intervistano a vicenda». Il 4 dicembre sarà la volta di Lucio Vinciarelli, comico umbro ma torinese d'adozione, vincitore la scorsa primavera, del concorso «La zanzara d'oro». <(Amen» è il titolo della sua performance che si ispira ai «Delitti esemplari» di Max Aub. «Paraboleiperboli» è il titolo dello spettaocolo che Giobbe, al secolo Gianni Covatta, metterà in scena l'I 1 dicembre. I fans di «Telemeno» , «Sportacus» e «Banane» ben conoscono le «parabole» di Giobbe, che sfodererà anche in quest'occasione i personaggi di Gennario Jacoviello, portiere del proprio stabile, e «Carmine Rotunno», onorevole della Liga. Dall'ultima edizione del concorso «Il buttafuori» arriva invece il torinese Cesare Vodani, con il suo «Neonati (la vendetta)», una performance, in programma il 18 dicembre che «serve a raccogliere fondi per la creazione del telefono ocra per la difesa della sterilità». Dopo la pausa natalizia, il 9 gennaio, tornerà di scena Mario Zucca con «Speravo in un passato migliore», scritto da Valerio Peretti Cucchi. Da Vicenza Walter Rado e Cesare Bonanno, in arte «I pendolari dell'essere», presentano il 15 gennaio il loro «Casa di cura Dr. Misvago», una pièce pirotecnica, dove, assicurano gli organizzatori, «succede di tutto: uomini che si credono dinosauri, sedie elettriche scambiate per scaldabagni». Il vincitore dell'ultimo «But¬ tafuori», il trentenne veterinario di Fossano, Manlio Pagherò, ha preparato per «Mito» un nuovo spettacolo dal titolo «Favole e sangue», scritto da Enrico Ottaviano, in scena il 22 gennaio. La settimana successiva Alessandro Piron, proporrà «Ma pensa un po'». Febbraio si aprirà con Luca Fagioli, trentenne di Pisa, in «Questione di centimetri». Freak Antoni, alias Astro Vitelli alias Beppe Starnazza, padre della demenzialità «made in Italy» approda in via Belfiore il 12 febbraio. Ci saranno poi, tra gli altri, Giorgio Scapecchi, Sabina Guzzanti. Chiuderà la rassegna Marco Carena. Come corollario anche quest'anno è in cantiere il concorso «Il Buttafuori» aperto ai giovani comici under 35: le serate eliminatorie saranno all'Hiroshima, le finali il 5/6/7 aprile all'Araldo. Si può concludere con l'augurio di Chiambretti: «In bocca al lupo a tutti, specialmente al pubblico, che agli spettacoli di cabaret è la vera cavia dei cabarettisti che provano e riprovano battute, gags e smorfie che se dovessero funzionare, state tranquilli, non cambierebbero più per dieci anni». Informazioni al 6505287. [r. mol.]

Luoghi citati: Fossano, Hiroshima, Vicenza