I DISEGNI Dagli schizzi agli arazzi di M. T.

I DISEGNI I DISEGNI Dagli schizzi agli arazzi PARIGI. Rivelazioni della mostra, e del periodo parigino in particolare, sono i disegni e gli arazzi, che incontriamo in sezioni a parte. I primi, oltre 70, arrivati da 24 collezioni pubbliche e molte private, chiariscono il sistema di lavoro di Vouet, ottimo disegnatore. Sono schizzi di figura a matita nera con rilievi chiari su carta beige o blu. Pochi gli insiemi, molti i particolari (visi, mani, piedi), spesso ricollegabili a quelli dei dipinti esposti. Come quello Studio di uomo inginocchiato, certamente preparatorio per una figura dell'Apoteosi di Sant'Eustachio. Ispirati a esempi italiani (Carracci, Raffaello), diventano sistema per i collaboratori da Le Sueur a Le Brun. Gli arazzi rappresentano una delle maggiori attività dell'artista al ritorno a Parigi. Ispirati a soggetti dell'Antico Testamento (Mose salvato dalle acque), al romanzo di Teodoro (Teagene e Cariclea) e alla Gerusalemme Liberata (Rinaldo e Armida), sono spesso legati a grandi dipinti, di cui mantengono la freschezza, le luci, le ombre, il senso dello spazio e del paesaggio. Appartengono agli anni 1630-40, i più fertili e felici di Vouet. Preziosi, raccontano come il grande pittore, accanto a soggetti importanti, sapesse trattare piccole scene intime, cariche di poesia. [m. t.]

Persone citate: Carracci, Le Brun, Vouet

Luoghi citati: Le Sueur, Parigi