Allons Fanfan de la Patrie!

Allons Fanfan de la Patrie! Allons Fanfan de la Patrie! le età. E nonostante quei fastidiosissimi problemi di udito che gli avevano immediatamente fatto esclamare: «Ortaggi? Ci penso io!». Fu dunque così che il nostro, forte anche della vecchia predizione della strega, brandì un gladio che gli era stato regalato anni prima da un certo ammiraglio Martini, oggi on the rocks. E che si affacciò alla finestra. Ma, invece di salutare il nuovo giorno con le sue solite strofette disneyane, si abbandonò ad un molto più consono Allons Fanfan de la Patrie. Sfortuna volle però che, proprio in quel momento, passasse sotto il suo verone un autentico De Michelis di nottata. Sfatto reduce da una festa in maschera dal tema sintomatico: CheS'addamfà 'ppe campa. E quindi poco disponibile ad ulteriori facezie islamiche. Per cui sentire il canto di guerra di quell'ultimo guascone- e prendere cappello fu tutt'uno. Ortaggi? Ma come: tedeschi, francesi, inglesi, giapponesi, americani (e chi più ne gha più ne meta), rientravano in patria con i Jumbo pieni di ex prigionieri del Califfo. E quello lì al balcone pensava che il Golfo fosse diventata l'ultima romantica contrada di verdura? No. No. E poi no. Missione vietata. Persino Gerard Philippe avrebbe rinunciato alla sua parte nel film se, invece di Fanfan La Tulipe, avesse dovuto interpretare la parte del gemello vegetariano: Fanfan Le Chou. Quello, per intenderci, delle eroiche imprese cavolo..! del