Progetto «Mimosa» per la lotta ai tumori di Daniela Daniele

Progetto «Mimosa» per la lotta ai tumori Avviato a Biella dal «Fondo Edo Tempia» Progetto «Mimosa» per la lotta ai tumori BIELLA. Quando un figlio muore si hanno due sole possibilità: lasciarsi sopraffare dalla disperazione, oppure reagire, far rivivere quel figlio nel ricordo. Elvo Tempia, ex partigiano, noto ai compagni di battaglia come «Gim», già consigliere comunale, consigliere provinciale e parlamentare del pei per due legislature, ha fatto di più. Nella mente e nel cuore aveva ancora le parole del suo primogenito, Edo, malato di cancro, pronunciate cinque giorni prima della fine, arrivata alla vigilia di Natale del 1980: «Papà, quando questa faccenda si metterà al meglio dobbiamo fare qualcosa per aiutare chi soffre». Così è nato il «Fondo Edo Tempia per la ricerca sul cancro». Un'iniziativa che ha raccolto 10 miliardi in dieci anni, l'adesione di molti e che può vantare la consulenza di nomi noti nella battaglia contro i tumori: Veronesi, Terracini, Cappa, Gavosto. Svariate le attività intraprese. Tra queste il progetto Mimosa che ha come slogan: «Facile come una fotc importante come la vita». Lo illustra Elvo Tempia: «Abbiamo realizzato un'unità mobile attrezzata con sala visita, sala mammografia e laboratorio sviluppo lastre. Finora ha lavorato sul territorio dell'Ussl 48, di Cossato. Ma il programma di screening sarà presto esteso all'Ussl 47 di Biella. Sono già state esaminate 2500 donne: è stata scoperta una cinquantina di casi dubbi, da tenere sotto controllo, e una quindicina di tumori della mammella, per alcuni dei quali si è dovuto intervenire d'urgenza. Inutile sottolineare l'alto va- lore di prevenzione di un'opera del genere». In una villa del centro di Biella, donata al Fondo, entrerà in funzione un centro per la diagnosi precoce dei tumori di seno e cervice uterina e saranno realizzati un Registro Tumori e una biblioteca collegata, attraverso terminali, con centri specialistici sparsi in tutta Europa. Perché tanta attenzione proprio per questo tipo di patologie? Nella zona di Biella si è notata una percentuale maggiore, rispetto alle altre zona del Piemonte, dell'incidenza di morte per tumori femminili. Ancora Tempia: «Benedetto Terracini ha già svolto un'indagine epidemiologica sui tumori in tutto il biellese e adesso si occuperà di quella nuova per cercare le cause di un fenomeno così preoccupante». Ma il Fondo Edo Tempia ha in programma un'altra ricerca: riguarda lo studio dei tumori della vescica e della possibile relazione tra l'insorgenza della malattia e l'uso dei coloranti per tessuti. Nel progetto Biella sarà unita ad altre due province: Como e Prato. In cantiere c'è anche la creazione, elaborata dal professor Valdagni, di Milano, di un nuovo reparto di radioterapia, con l'impiego di acceleratore lineare. Per la sua realizzazione hanno sommato le forze il Fondo Tempia e la Fondazione Caraccio. Un'altra tappa nella lotta al cancro è stata, poi, la nascita della Fondazione bieUese per la prevenzione dei tumori. Commenta soddisfatto Elvo Tempia: «Dovrà portare a compimento le iniziative intraprese dal Fondo. Vi hanno aderito tutte le forze sociali della città e, fino ad oggi, abbiamo attivato progetti per 9 miliardi. Ogni donazione ci arriva su tre conti correnti, alla Cassa di Risparmio, alla Banca Sella e al San Paolo e con quei soldi possiamo contribuire davvéro alla prevenzione». Così l'ex partigiano Gim ha inteso ricordare il suo ragazzo. Daniela Daniele