Dagli Egizi a Leonardo da Vinci quando scienza e tecnologia vanno incontro alla creazione

Dagli Egizi a Leonardo da Vinci quando scienza e tecnologia vanno incontro alla creazione Una guida alle arti elettroniche Dagli Egizi a Leonardo da Vinci quando scienza e tecnologia vanno incontro alla creazione I recentissima pubblicazione la Guide International des Arts Electroniques, con il suo nutrito I elenco di 850 indirizzi di artisti, istituzioni, critici e teorici, dimostra che è maturata una necessità di fare un primo censimento dei nuovi fenomeni artistici che vedono combinarsi arte, scienza e tecnologia. E' un volumetto prezioso, pubblicato a Parigi de Kanal con testo bilingue (inglese-francese). Se la guida è, da un lato, uno strumento di lavoro di agevole consultazione, dall'altro è anche una sorta di manifesto di quelle correnti artistiche che, pur nella diversità dei linguaggi, si addentrano nell'universo così complesso della tecnologia avanzata. Nella pubblicazione si va dalla musica all'immagine sotto l'ombrello affascinante, ma un po' nebuloso, di arte elettronica (quella prodotta per mezzo di video, computer, laser, ologrammi e così via). L'artista «tecnologico» si trova a fare i conti non solo con la propria creatività, ma anche con una specifica conoscenza tecnicoscientifica. Di qui nascono polemiche e disquisizioni sul significato dell'arte e diverse prese di posizione sul rapporto tra uomo e macchina, tra aspetti umanistici e aspetti tecnologici delle attività artistiche o ritenute tali. D'altronde arte e scienza non sono discipline tanto lontane. «Già in Egitto 5000 anni fa : afferma Otto Piene, direttore del Center for Advanced Visual Studies del Mit, nell'introduzione alla guida - arte, scienza, tecnologia e religione si combinarono per creare un mondo magnifico che univa arte, fede e immaginario». Per non parlare poi di Leonardo da Vinci, «una persona, una mente, uno scienziato, un creatore - continua Piene -, uno dei fondatori della scienza e della tecnica moderne e nello stesso tempo uno dei creatori dell'arte moderna». Questa nuova arte elettronica - sostiene Annick Bureaud, ideatrice e coordinatrice della guida - «testimonia lo sconvolgimento delle nostre concezioni e delle nostre credenze più profonde, prendendo le tecnologie come utile aiuto alla creazione». La guida si presenta suddivisa in tre parti: le istituzioni (musei, centri di produzione, gallerie d'arte, università, centri di ricerca e documentazione, festival, associazioni culturali, laboratori di ricerca), gli artisti e gli autori (teorici, ricercatori, critici). Fra le istituzioni troviamo il Dams di Bologna, il Centro Video Arte di Ferrara, il Museo per l'olografia di Colonia, il British Film Institute di Londra, il Massachusetts Institute of Technology di Boston, il Siggraph di New York. Tra gli artisti, che toccano varie discipline tutte comunque implicate con l'elettronica e la multimedialità, sono presenti Laurie Anderson, Jeffrey Shaw, Bill Viola, Piero Gilardi, Piotr Kowalski, Brian Eno, Fabrizio Plessi. Frank Popper, Marvin Minsky, Abraham Moles, Paul Virilio, Tommaso Trini sono alcuni nomi, invece, di critici e di teorici. La guida è corredata da un elenco di riviste internazionali, di trasmissioni televisive e radiofoniche che si occupano di arte-scienza-tecnologia, nonché da una bibliografia di testi e cataloghi sull'argomento. Una nota finale, relativa alla preparazione dell'edizione dell'anno prossimo, invita a segnalare omissioni e nuovi indirizzi al fine di rendere la guida sempre più completa. Elisabetta Tolosano

Luoghi citati: Bologna, Boston, Colonia, Egitto, Ferrara, Londra, Massachusetts, New York, Parigi