THOMPSON I DELITTI DI UN'AMERICA DA NIENTE

THOMPSON, I DELITTI DI UN'AMERICA DA NIENTE THOMPSON, I DELITTI DI UN'AMERICA DA NIENTE re di parecchie testate, tra il 1952 e il 1955 conosce il successo. Così il cinema scopre le sue storie: nel suo curriculum c'è anche il lavoro di sceneggiatore per il Kubrick di Orizzonti di gloria. Da The Grifters, inedito in Italia, Stephen Frears ha tratto un film, presentato a Venezia. Ce n'è abbastanza per fare di Thompson un autore di culto; sembra che John Lennon gli dedicò la celebre Paperpack Writer. In effetti, Thompson è un talento dissipativo, un visionario inventore di storie talmente improbabili da sembrare vere. Personaggi come Frank Dillon, lo squallido esattore di crediti di Diavoli di donne, o come il baro Mitch Corey di Alla larga dal Texas (che Mondadori ristamperà l'anno prossimo insieme a due inediti) escono direttamente dalle viscere dello scrittore, sono un'incarnazione del Male onnipresente. E' il destino il vero protagoni- sta dei romanzi di Thompson, un destino crudele e ingrato che sgretola il sogno americano. In Vita da niente, il pezzo forte della raccolta, il delitto arriva solo nelle ultime pagine, ci sono dodici capitoli narrati in soggettiva da dodici personaggi, ognuno dei quali ha ottimi motivi per uccidere la vittima, un po' come in una versione nera de La congiura degli innocenti di Hitchcock, e anche la confessione del colpevole lascia il dubbio. Per questo forse i libri di Thompson danno una sensazione di incompiutezza con quei finali interlocutori, quelle vicende sospese nel vuoto, a volte sgangherate, persino irritanti. Qui non c'è nessuna morale e nessuna chance di riscatto, niente eroi cinici alla Marlowe o alla Spade. Il mondo è un orizzonte privo di qualsiasi senso che non sia negativo. comprendente, oltre ai titolo citato, il romanzo eponimo e Getaway, più noto forse nella trascrizione cinematografica di Sam Peckinpah. Il caso Thompson, almeno in Italia, nasce proprio sotto il segno del cinema. Fu il bellissimo Colpo di spugna di Bertrand Tavernier a far ristampare nel 1987 per i tipi della Longanesi Pop 1280, libro decisamente sgradevole e «massimalista» (secondo la definizione di Guido Almansi), cui seguì due anni più tardi Uomo da niente. Alcolizzato, donnaiolo, anarchico - ma la moglie Alberta lo definisce «un marito devoto che amava gli animali» - Jim Thompson rientra nella mitologia dello scrittore americano maudit. Sessantanove anni vissuti pericolosissimamente (è morto nel 1977), una girandola di mestieri tra i più disparati (attore, cuoco, giocatore d'azzardo, esperto di esplosivi), giornalista e redatto¬ Ivo Franchi