La salute minacciata da cinque subdole «piaghe» di Bruno Ghibaudi

La salute minacciata da cinque subdole «piaghe» Diabete, ipertensione, colesterolo, epatiti ed allergie asmatiche: ecco i temibili nemici dell'uomo contemporaneo La salute minacciata da cinque subdole «piaghe» Prevenzione e rimedi illustrati nel corso di un convegno medico a Messina MESSINA. Sono cinque i nemici più subdoli della nostra salute, spesso sottovalutati ma pericolosi, proprio perché capaci di svolgere un'azione distruttiva continua e devastante: il diabete mellito, l'ipertensione, l'eccesso di colesterolo, le malattie del fegato, le allergie delle vie respiratorie. Nemici da combattere soprattutto con la prevenzione. A richiamare ancora una volta l'attenzione su di essi è stato Mario Condorelli, direttore della Cattedra di Clinica Medica dell'Università di Napoli e presidente della Società di Medicina Interna, nell'aprire ieri a Messina il 91° Congresso Nazionale della Società, che durerà fino a giovedì. Il diabete mellito è la principale causa di cecità nel mondo sviluppato e aumenta grandemente il rischio cardiovascolare. Ce ne sono due forme. La prima, dovuta ad un deficit nella produzione di insulina da parte del pancreas, si presenta di solito in pazienti giovani e non obesi. La seconda, la più comune, è dovuta ad una resistenza dei tessuti all'azione dell'insulina e colpisce in prevalenza i soggetti obesi. «Nel primo caso la terapia è fondamentalmente quella sostitutiva delle iniezioni quotidiane di insulina - ha ricordato Condorelli - mentre la sua prevenzione è in gran parte quella per le malattie del pancreas, come le complicanze della parotite (orecchioni), la litiasi biliare, l'alcolismo e così via. Nel secondo caso la terapia più comoda è quella dei farmaci ipoglicemizzanti per via orale». Circa l'ipertensione, gli esperti confermano che i livelli pressori superiori a 90 mm. di mercurio per la pressione minima (sistolica) e a 140 mm per la massima (distolica) rappresentano un fattore di rischio cardiovascolare da non sottovalu¬ tare. «Purtroppo nella maggioranza dei casi non è possibile valutare la causa di questa patologia, che spesso assume un andamento familiare - commenta Condorelli -. Con una diagnosi precoce e con un opportuno trattamento igienico e farmacologico è però possibile prevenire il danno agli organibersaglio, come il cuore, il cervello, il rene e così via». Attenzione anche al colesterolo: valori superiori a 200 mg per decilitro di sangue si associano ad un aumentato rischio di malattie cardiovascolari. Per la colesterolemia un valore limite, da assumere come soglia di rischio che separi la salute dalla malattia, non esiste. Ma si sa per certo che deve essere il più basso possibile, in relazione ad una dieta accettabile. E si sa pure che la quota di colesterolo HDL, che protegge i vasi dai danni del colesterolo LDL, deve essere la più alta possibile: 1/5 o meglio 1/4 o addirittura 1/3 del totale. «Per abbassare il contenuto di colesterolo la terapia principale è la dieta - ribadisce Condorelli -. Nei casi in cui anche una dieta ben condotta non riesce a ridurre i valori entri limiti accettabili si può ricorrere ai farmaci ipocolesterolemici: ce ne sono di nuovi e molto efficaci». Dobbiamo quindi aver cura del fegato, aggredito da alcuni virus che inducono l'epatite A, B e di altro tipo, e offeso da agenti chimici come l'alcol, gli inquinanti, gli additivi e certi farmaci. «L'epatite di tipo A si trasmette attraverso i cibi contaminati da Jiquami, quella di tipo B attraverso fluidi biologici come saliva, sperma, sangue, un contagio che può avvenire durante trasfusioni di sangue, trattamenti di dialisi, iniezioni, interventi chirurgici e odontoiatrici - continua Condorelli.Per nessuna di.queste affezioni esiste ancora una terapia farmacologica specifica. Di recente si è però resa disponibile la vaccinazione preventiva». E infine i pericoli dall'ambiente, che colpiscono le parti più a contatto come il polmone e la cute, determinando risposte allergiche. Una compromissione sia pur lieve delle vie respiratorie causa nel soggetto colpito una spiacevolissima sensazione di dispnea e di soffocamento. «L'asma, la più clamorosa delle risposte allergiche respiratorie, non ha soltanto una causa di natura allergica ma può averne anche di natura nervosa - aggiunge Condorelli -. A determinare reazioni allergiche possono intervenire anche gli alimenti e i farmaci. La prevenzione deve essere più incisiva nei soggetti con familiarità positiva. La cura si giova di nuovi farmaci molto efficaci». Bruno Ghibaudi

Persone citate: Condorelli, Mario Condorelli

Luoghi citati: Messina, Napoli