Quando lo stress è all'origine di molti malanni

Quando lo stress è all'origine di molti malanni Crolla un altro «muro» biologico: accertata la stretta correlazione tra sistemi nervoso, endocrino e immunitario Quando lo stress è all'origine di molti malanni Alcuni esperimenti effettuati negli Usa hanno dato positivi risultati E' un'epoca, questa, di grandi | E' un'epoca, questa, di grandi fermenti: si abbattono «muri» ideologici e si abbattono anche «muri» biologici. Le prospettive sono comunque rivoluzionarie. Fino a non molto tempo fa il sistema nervoso, il sistema endocrino e il sistema immunitario, i tre grossi sistemi omeostatici dell'organismo (quelli che regolano la risposta agli stimoli esterni) erano considerati in larga misura autonomi, auto-regolantisi e con una ben definita specificità d'azione. Da qualche anno, invece, vi è un continuo fluire dai più prestigiosi laboratori di biochimica e di biologia molecolare (soprattutto statunitensi) di dati che mettono in luce tali e tante interazioni fra i tre sistemi da non poterli più considerare autonomi, ma come facenti parte del «mega-sistema» Neuro-Endocrino-Immunitario. Da tali dati risulta evidente che il sistema endocrino può «modulare», stimolandolo o inibendolo, il sistema immunitario; che questo a sua volta è in grado di influire sulla produzione ormo¬ naie e, cosa del tutto sorpren- i nale e, cosa del tutto sorpren dente, di produrre esso stesso ormoni; che entrambi hanno intensi scambi col sistema nervoso, influenzandolo e venendone influenzato. Il «picconaggio» dei muri è soltanto alle fasi iniziali, ma già si intravedono scenari estremamente suggestivi. Appaiono sottr luce diversa fenomeni ancora misteriosi quale l'insorgenza di alcune malattie (fra cui i tumori), quale l'invecchiamento. Pian piano comincia a svelarsi il complesso rapporto, sempre sospettato, tra psiche e malattia. E' per esempio, antica intuizione popolare, ispiratrice anche di innumerevoli proverbi («cuor contento il Ciel l'aiuta»; «il riso fa buon sangue», ecc. ecc.), che le persone sottoposte a situazioni stressanti prolungate vadano incontro più di altre e gravi malattie e ad un precoce invecchiamento. Ora sappiamo che la risposta allo stress è una tipica situazione in cui vengono coinvolti «a cascata» i tre sistemi: gli stimoli provenienti dalla corteccia cerebrale vengono elaborati | cerebrale vengono elaborati dall'ipotalamo (struttura «ero cevia» del cervello) da cui partono «neuro-ormoni» che vanno ad agire, stimolandola o inibendola, sull'ipofisi (la più importante delle ghiandole endocrine, da cui dipendono tutte le altre). Ne deriva un'assetto ormonale caratterizzato da un aumento di cortisolo (ormone prodotto dalle ghiandole surrenali) che ha un'intensa azione già molto nota e già molto usata, inibente il sistema immunitario e da una diminuzione di prolattina e di «ormone della crescita» (di origine ipofisaria), che hanno invece un'azione, solo da poco riconosciuta, di stimolo sul sistema immunitario. Quin| di un duplice effetto negativo sul sistema immunitario, per cui questo non può opporsi con efficacia a virus, batteri e cellule tumorali. Il più rapido invecchiamento, oltre che alla maggiore suscettibilità alle malattie, è dovuto anche all'azione catabolica (di logoramento dei tessuti) propria del cortisolo. Le perso- i propria del cortisolo. Le perso ne anziane sono maggiormente a rischio, sia perché più esposte ad eventi cronicamente stressanti (crisi da pensionamento, perdita del ruolo sociale, decesso del coniuge, solitudine, ecc.), sia perché il loro sistema immunitario è in una fase di più avanzata «fisiologica» involuzione. Il timo, infatti, l'organo primario del sistema immunitario, da cui dipende la maturazione delle cellule atte alla difesa dell'organismo (i linfociti T), cresce fino al primo decennio di vita e inizia una rapida involuzione dopo la pubertà, tanto che a 40-45 anni residua solo il 5-10% della massa iniziale. Parallelamente decresce la funzione immunitaria. Ma proprio dalle ultime ricerche, che pongono il timo al centro del mega-sistema integrato, giungono prospettive d'azione clinica fino a poco tempo fa considerate utopia. Parte del merito di ciò va a dei topini poco fortunati. Infatti, studiando i topi «nudi», cioè nati per un difetto congenito, pri¬ vi di timo, è stato notato che vi di timo, è stato notato che questi, oltre all'atteso deficit immunitario, presentavano anche un grave deficit nella produzione ormonale dell'ipofisi (soprattutto di prolattina e di ormone della crescita), che poteva essere corretto con la somministrazione di estratti di timo. E studiando i topi «nani», che congenitamente hanno un'ipofisi poco funzionante si è visto che questi presentavano anche uno scarso sviluppo del timo, con conseguente deficit immunitario e, in più, chiari segni di invecchiamento precoce (ingrigiamento e perdita del pelo, cataratta, ecc.). Trattando questi topi con l'ormone della crescita di cui erano deficitari, si è avuta una graduale ripresa della massa timica, del potere immunitario e, cosa di notevole rilievo, il graduale regredire dei segni di invecchiamento. Da qui l'idea di provare a trattare con ormone della crescita anche i topi anziani, con stupore ed emozione si è assistito ad una «rivitalizzazione» del tipo, ad una ripre- sa del potere i sa del potere immunitario e ad un «ringiovanimento» biologico generale, a dimostrazione della reversibilità dell'involuzione del timo e della sua evidente implicazione nei fenomeni di invecchiamento, attraverso la sua capacità di interagire nei vari equilibri ormonali. Il passo successivo è stato, ovviamente, quello di tentare lo stesso esperimento su persone anziane, e i primi dati, pubblicati sulle riviste scientifiche nei mesi scorsi, hanno avuto un'enorme eco su tutta la stampa mondiale. Siamo certamente all'alba di una nuova era della medicina, che promette di poter controllare, con opportune «manipolazioni» ormonali non solo la senescenza del sistema immunitario, con gli intuibili benefici nel prevenire o comunque diminuire la gravità di alcune malattie, ma anche quella di tutto l'organismo. Quali migliori notizie per il Dorian Gray che è in tutti noi? Antonio Tripodina

Persone citate: Antonio Tripodina, Dorian Gray

Luoghi citati: Usa