L'arcivescovo in cerca di sede

L'arcivescovo in cerca di sede La diocesi è allo stretto, prossimi trasferimenti in via XX Settembre L'arcivescovo in cerca di sede Due «ausiliari» con Giovanni Saldarini La Curia «scoppia» e cerca stanze. Le troverà in via XX Settembre nelle aule dell'exeminario. Una «succursale». Non è certo il meglio. Monsi;nor Giovanni Saldarini ivrebbe voluto tutti gli uffici nsieme in un solo palazzo. Ma non l'ha ancora trovato. Ha assato in rassegna tutte le ossibili soluzioni, esaminato potesi, contattato persone, ussato alla porta di ordini reìgiosi che hanno stabili in :ittà. Monsignor Giovanni Salda- tini non s'è ancora arreso e orse scoverà un «centro» nel quale sistemare tutti i ministeri. Ma gli restano pochi giorni. Infatti sta per presentare una «piccola rivoluzione» degli uffici arcivescovili. Lo fa dopo aver dedicato mesi ad una visita particolare a tutte |e articolazioni attraverso le quali la chiesa cattolica interviene, si amministra e si orga- Ìlizza sul territorio. Pomeriggi nteri dedicati ai colloqui con i lirigenti della cancelleria, delle comunicazioni sociali, della pastorale della famiglia, pei giovani, degli ammalati. Da tutti un Sos: «Bisogna intervenire, non abbiamo spazio a sufficienza». Ora con la presentazione pella nuova mappa delle competenze (quasi tutti i responsabili dovrebbero però essere confermati) dovrebbe anche scattare una nuova distribuzione logistica dei servizi territoriali. Torino non ha, come Milano, un grande quartiere da riempire di uffici diocesani a ridosso del Duomo. Perciò alcuni potrebbero essere trasferiti in via XX Settembre. Cosa vuol dire? Nulla, assicurano negli uffici di via Arci¬ vescovado 12. Ma non è certamente un caso che il vescovo venuto da Milano abbia scelto di metter mano prima di tutto alla struttura di «governo» della diocesi di San Massimo. L'anno scorso quando molti attendevano novità, aveva invece confermato tutti: vicario generale, vicari episcopali e responsabili dei vari settori della Curia. E ora? Ci sono le solite voci. Dicono della eventuale nomina di due vescovi ausiliari che si affiancherebbero a Saldarini nella guida della diocesi. Nomi, al riguardo, ne sono stati fatti anche troppi. Uno tra tutti: quello dell'attuale rettore del santuario della Consolata, don Dario Berruto. Ma l'eventuale annuncio sarà comunque una sorpresa. Le indiscrezioni hanno però coinvolto almeno quattro o cinque sacerdoti. E i segnali ora sono più forti che in passato. Si rafforzano in questi giorni nei quali da Roma rimbalzano con insistenza notizie di un possibile Concistoro entro fine anno nel corso del quale monsignor Saldarini potrebbe essere proclamato cardinale e quindi aumentare notevolmente i suoi impegni. Ad avvalorare o a spazzar via la ridda di sussurri che circolano negli ambienti cattolici ecco la normale convocazione del consiglio presbiteriale, martedì 23 ottobre, a Villa Lascaris di Pianezza. E' naturale che il vescovo comunicherebbe le novità prima di tutto al suo «senato». Di certo per ora c'è la prossima nuova struttura della Curia torinese. Subito dopo l'arcivescovo proseguirà nella visita pastorale alle parrocchie: un'operazione nella quale Giovanni Saldarini crede fermamente e cui dedica ogni giorno che riesce a strappare agli impegni. Ma gli serviranno almeno due anni per concludere il «viaggio». Gian Mario Ricciardi Il seminario di via XX Settembre ospiterà nuovi uffici che servono per le necessità della Diocesi

Persone citate: Dario Berruto, Gian Mario Ricciardi, Giovanni Salda, Giovanni Saldarini, Lascaris, Saldarini

Luoghi citati: Milano, Pianezza, Roma, San Massimo, Torino