Angela scommessa vinta

Quasi 6 milioni di spettatori per «La macchina meravigliosa» Quasi 6 milioni di spettatori per «La macchina meravigliosa» Angela, scommessa vinta Il programma scientifico diConfermato, martedì, il suc TORINO. La scommessa è vinta. Solo l'intramontabile quiz di Bongiorno ha battuto l'altra sera la scienza di Piero Angela. E di stretta misura: «Telemike» ha avuto 6 milioni 700 mila spettatori, «La macchina meravigliosa» 5 milioni 800 mila. Davvero un bel risultato, se si considera che erano molti i programmi allettanti della prima serata. Su Raidue partiva lo sceneggiato sulla vita «scellerata» di Benvenuto Celimi (che ha avuto solo 2 milioni 600 mila spettatori), su Raitre «Samarcanda», che si occupava di un argomento scottante come la «fatica di vivere» nei giovani d'oggi, ha raccolto tre milioni 400 mila spettatori. Fra i risultati Auditel, c'è anche da segnalare l'ottimo risultato di «Paperissima, errori in tv», che nella sera di martedì su Italia 1 ha ottenuto l'ascolto record di dieci milioni di spettatori. Nello staff di Piero Angela la soddisfazione è palpabile. L'ossessione da audience ha turbato fino all'ultimo minuto la costruzione di «La macchina meravigliosa», nonostante fosse stata posta molta attenzione nel confezionare un programma che piacesse al grande pubblico, pur non rinunciando al rigore scientifico. «Siamo stati velocissimi, per non essere pesanti - dice il regista della diretta Giuliano Nicastro - e mi pare proprio che ci fosse un grande ritmo». La trasmissione si è aperta con un filmato sull'orecchio, realizzato grazie alle immagini I PROGRAMMI DI OGGI Raiuno battuto solo di misura da Bongiorno cesso di Paperissima con 10 milioni d'audience Lorella Cuccarmi, grande audience del microscopio elettronico del professor Pietro La Motta dell'Università «La Sapienza» di Roma, colorate da Italo Burrascano e rese tridimensionali dalla «magia informatica» di Eugenio Guglielminetti. Nulla a che vedere dunque, ci tiene a precisare Angela, con gli effetti speciali usati in film come «Viaggio allucinante» (1966) di Fleischer con Raquel Welch affascinante esploratrice del corpo umano. Lì gli scenari erano tutti inventati, qui sono autentici. «E' un peccato che forse non tutti abbiano potuto apprezzare la difficoltà della realizzazione», dicono il professor Italo De Vincentiis di Roma e il professor Oreste Pignataro di Milano, ospiti della prima puntata in veste di «esperti in orecchio». Loro, sono entusiasti: «Meglio di così non si poteva divulgare. Non è per niente facile semplificare e nel contempo mantenere rigore scientifico, è davvero un bel risultato». I due professori hanno risposto in diretta alle domande degli spettatori a casa e di 120 studenti torinesi, seduti in una fittizia aula universitaria di stampo antico, ricostruita nello Studio 2 di via Verdi. E' diverso rispondere a queste domande rispetto a quelle che fanno gli studenti in Università? «Certo - dicono concordi - anche noi dobbiamo divulgare. Ci vuole una via di mezzo fra il linguaggio che usiamo per gli allievi e quello che usiamo per i malati». Molto entusiasmo fra i giovani partecipanti, tutti provenienti da facoltà scientifiche torinesi. Umberto, al terzo anno di Medicina, sostiene che «è un programma interessantissimo: molto accessibile, nello stesso tempo sempre esatto e ricco di informazioni. Certo, non è specialistico come una lezione, ma è anche meno noioso e complicato». E Caterina, matricola a Medicina, aggiunge: «Per chi non può seguire lezioni è una grande occasione di scoprire cose nuove. Era ora che un programma del genere non fosse più messo nelle ore del mattino o alla sera tardi». L'Auditel sembra darle ragione. Raffaella Silipo