Il 21 la Gridenko per l'Unione Musicale

TATIANA AL VIOLINO CONCERTI TATIANA AL VIOLINO 1121 la Gridenko per l'Unione Musicale TATIANA Gridenko non è soltanto una violinista impegnata a strabiliare il pubblico dell'Est prima e dell'Occidente dopo, per le sue qualità virtuosistiche: è una studiosa ed attenta osservatrice della storia della musica. Tant'è che ha avvertito imperioso il bisogno di fondare l'Accademia di Musica Antica di Mosca con la quale, per l'Unione Musicale si presenta domenica 21 alle 17 all'Auditorium della Rai. Una musicista che non suona soltanto, quindi, ma che fa cultura in senso più ampio, cosa che le è però costata, nel 1979, un'interruzione della carriera concertistica (nove anni in Occidente e cinque nei Paesi dell'Est), in seguito a un provvedimento delle autorità sovietiche . La Gridenko, che non è donna che si arrende facilmente, ha ripreso nell'88, con la partecipazione al festival di Locknehaus, con una lunga serie di recital in Europa e con il ritorno al festival di Salisburgo in duo con Gidon Kremer, con il quale ha realizzato numerose incisioni discografiche. Artista precocissima, ha dato il suo primo concerto a otto anni, si è diplomata al Conservatorio di Mosca, e - come sempre avviene per moltissimi giovani sovietici che si dedicano alla musica -, i frutti sono arrivati assai presto: Primo premio al festival Mondiale della Gioventù di Sofia nel '68, vincitrice del Ciaikovski nel '70 e al Weniawski nel '72. Non contenta della sua intensa attività concertistica, Tatiana Gridenko, per rendere omaggio al suo amore per l'esplorazione della musica antica, ha fondato, come si diceva, l'Accademia di Mosca, vale a dire la prima orchestra sovietica impegnata nello studio filologico degli autori da eseguire. Cosa che ha suscitato non poca ammirazione sin dai primi concerti. Oltre all'attività concertistica si dedica con passione all'insegnamento. Un'artista completa. A Torino porta Bach e Vivaldi: due «pezzi grossi» d'ogni tempo, vissuti a cavallo fra il '600 e il '700. Di Bach, l'Accademia di Mosca e Tatiana Gridenko eseguiranno il Concerto in mi maggiore per violino, archi e basso continuo catalogato con le lettere BWV e il numero 1042. Il brano è costituito da tre movimenti: Allegro, Adagio e Allegro assai. Ad Antonio Vivaldi, il «prete rosso», è riservato gran parte del programma. Saranno infatti eseguiti il Concerto in do maggiore per orchestra d'archi e basso continuo RV 117; il Concerto in si bemolle maggiore per orchestra d'archi e basso continuo RV 163 ; il Concerto in sol minore per orchestra d'archi e basso continuo RV 157 ed infine non pote¬ vano mancare le classiche «Quattro stagioni»: per violino archi e basso continuo op. Vili. Com'è noto le «Quattro stagioni» comprendono la «Primavera» in mi maggiore (Allegro, Largo e Allegro), «L'Estate» in sol maggiore (Allegro non molto, Adagio e Presto); «L'Autunno» in fa maggiore (Allegro, Adagio molto, Allegro), «L'Inverno» in fa minore (Allegro non molto, Largo, Allegro). Che dire delle «Stagioni» vivaldiane? Sono note in tutto il mondo musicale da epoca immemorabile: chi non le ha ascoltate una volta nella vita? Forse giova ricordare che fanno parte di un ciclo di dodici concerti intitolato «Il cimento dell'armonia e dell'invenzione» («un fenomeno eccezionale» sottolinea Alberto Basso), che si ascrive al filone settecentesco estraneo in gran parte alla mentalità dei musicisti italiani; ciclo pubblicato ad Amsterdam nel 1725. Vivaldi fu Maestro d'archi, lo è tuttora, e lo sarà fino a quando non si sentirà la necessità di inventare nuove forme di suoni e musica. Egli applicò la sua concenzione di concerto per solista a un gran numero di suoi brani che non prevedono l'intervento di strumenti concertanti e agli RV 117-163-157, concepiti proprio in questa forma influenzata dalle sinfonie d'opera. Proprio per queste ragioni è interessante la scelta della Gridenko: quella cioè di dare un panorama esauriente dei concerti vivaldiani, facendoli seguire a Johann Sebastian Bach, il quale giovanissimo assimilò lo stile veneziano, che è infatti riconoscibile in molte sue opere, [ar. ca.] La rialinisla Tatiana Gridenko a Torini) per l'I il ione Musicale

Luoghi citati: Amsterdam, Europa, Mosca, Salisburgo, Sofia, Torini, Torino