CERCANDO LA BALENA NEI MARI DI NIEVO di Giovanni TesioStanislao Nievo

CERCANDO LA BALENA NEI MARI DI NIEVO CERCANDO LA BALENA NEI MARI DI NIEVO ~Wk ^TON sono poi molti gli I scrittori italiani che i^K I scelgano il mare come I I ambiente essenziale o I I ne sappiano mettere ! in rilievo l'energia j ^ftj simbolica. Titoli d'oc1 casione se ne possono I mettere insieme pa- JL, V recchi, ma nessuno che s'imponga con evidenza. Forse il caso più notevole è Raffaello Brignetti, che si è mosso per altro in mari molto nostrani. A più esotiche latitudini tende invece Stanislao Nievo. Tre anni fa con Le isole del Paradiso ha percorso i mari del Sud. Ora tenta l'oceano dallo Sri Lanka al polo antartico con il nuovo romanzo appena pubblicato da Mondadori, La balena azzurra. Una storia marcata da ambizioni epico-favolose, solo antologicamente corrisposta. Il mare diventa una totalità e la terra non è quasi altro che un sogno di evi milionari fatto da protagonisti inconsueti come soltanto le balene possono essere. Moby Dick? Il cetaceo infernale? Il biblico leviatano? Mel¬ ville - ci fa sapere un personaggio - ha inventato un mostro che non torna. Qui abbiamo invece la metafora di un mondo dal fascino immane ma buono: una sorta di richiamo genetico ad affinità perdute e, anche solo per un attimo, ritrovate. La domanda è didattica e scientifica: che abbiamo che fare noi con le balene? La risposta è poetica. Una bella ricercatrice che studia il linguaggio degli animali ed è in cerca di frequenze acustiche sente uno strano suono all'orecchio. Un difetto improvviso o forse un messaggio misterioso da un mondo diverso? Miriam è australiana, è ima matematica e ha trent'anni. E' irresistibilmente attratta da una bellissima balena azzurra, che a sua volta la cerca. Alla storia di Miriam e della balena azzurra esilmente s'intreccia la storia di Miriam e di Felipe, il cinquantenne studioso del mare, segnato dalla salsedine, che scompare e ricompare come nei più consueti moduli romantici. Ma la protagonista resta la balena. Ad essa sono le¬ gate le pagine migliori del romanzo, che non ha sviluppo rettilineo, ma andate, ritorni, pause favolose. Miriam riesce a comunicare con la balena in una specie di sogno delle origini, di discesa amniotica alle Madri, nella fattispecie in una grotta polare dove viene trasportata. Ma non potrà mai testimoniare con dati alla mano, perché il registratore che custodisce la magia si perde in mare. A Miriam, che sta an che lei per diventare madre, ri mane come un'impronta la di mensione di un colloquio irreale avvenuto ai margini impersoni tabili della vita. Scienza o illusione? La poesia dei cetacei - di ce il romanzo - è più consistente del vento, ma ci vuole un terzo orecchio per sentirla. Giovanni Tesio Stanislao Nievo La balena azzurra Mondadori pp. 166, L. 27.000

Persone citate: Mondadori, Raffaello Brignetti, Stanislao Nievo

Luoghi citati: Mel, Ton