IL LEVRIERO DI KNOPF IN CORSA DA 75 ANNI

IL LEVRIERO DI KNOPF IN CORSA DA 75 ANNI IL LEVRIERO DI KNOPF IN CORSA DA 75 ANNI Storie e segreti dell'editore newyorkese UNF, YORK NA delle case editrici più prestigiose degli Stati Uniti «Alfred A. Knopf» compie 75 anni quest'autunno. La casa editrice, che ha come marchio un elegantissimo levriero russo «Borzoi», assomiglia alla nostra Einaudi con il suo struzzo. Alfred e Bianche Knopf, emigranti ebrei di origine tedesca, furono straordinari editori e pubblicarono per primi negli Stati Uniti i grandi romanzieri europei della loro generazione e di quelle successive, da Mann a Gide, da Sartre alla Morante, da Garcia Marquez a Le Carré. Alla morte di Alfred Knopf fu designato a succedergli un intellettuale ebreo americano, Robert Gottlieb, che dopo vent'anni di regno indiscusso, nel 1987, lasciò la presidenza della casa editrice, che faceva ormai parte del colosso editoriale Random House, di proprietà della famiglia Newhouse, per andare a dirigere la rivista letteraria The New Yorker nel frattempo acquistata dalla stessa famiglia Newhouse. Robert Gottlieb non ebbe dubbi nel proporre come suo successore alla presidenza della Alfred A. Knopf Sonny Metha, un indiano di 44 anni, direttore della casa editrice inglese di libri tascabili PanPicador. La domanda di tutti a New York fu allora: «Come mai L più soddisfatto di tutti, nella nutrita pattuglia degli italiani che tornano dalla Fiera di Francoforte, sembra Enzo Biagi. Il suo Lubjanka, dove ha raccolto il materiale accumulato in trent'anni di interviste a vedove e scampati dal terrore staliniano, interessa proprio tutti. Persino i giapponesi, che l'hanno comprato il primo giorno di «Buchmesse». A cinque giorni dalla chiusura dei cancelli, nelle case editrici si perfezionano i contratti e si tentano i primi bilanci. Agli italiani non è andata poi così male. E' stata soprattutto un'ottima Fiera per la Rizzoli: aveva due protagonisti assoluti, come Biagi e la Fallaci, ma ha venduto molto bene anche la Maraini e, a sorpresa, le memorie del rapito Cesare Casella, prese (chissà perché) dagli olandesi. Ma in generale i nostri editori hanno comprato con oculatezza e venduto benino. Mario Spagnol è molto soddi.sfatto d'aver portato a casa In¬ LUDINE ANCILLOTTO, forse, lo cercava inutilmente. Il Santo Graal, la mitica coppa che avrebbe significato per il cavaliere di Re Artù il raggiungimento della perfezione spirituale, era celato in Friuli. Ma, naturalmente, sotto forma di codice: l'unico esistente in Italia e uno dei sei conosciuti al mondo. A trovarlo ed a proporlo come piccolo car-o letterario, destinato a rafforzare l'ondata di rinnovato interesse per il ciclo della Tavola Rotonda di Chrétien de Troyes, è stato un gruppo di ricercatori delle università di Udine e di Trieste, guidati dal professor Gianfranco D'Aronco, ordinario di Filologia Romanza alla facoltà di L?ttere del capoluogo giuliano. Il codice, che risale all'ultima decade del 1200, è perfetta¬ in una casa editrice newyorkese e di tradizione ebraica è stato chiamato come nuovo "boss" un indiane con poca esperienza di una casa editrice di "hard cover" (libri cartonati) visto che si occupava di "paperbacks" (libri tascabili) e soprattutto senza alcuna esperienza dell'editoria americana?». Gottlieb rispose: «Sonny ha una grande conoscenza del mercato internazionale, è apprezzato e conosciuto da molti scrittori di primissimo piano ed inoltre è una bravissima persona». Siamo andati a intervistare Sonny Metha nel suo ufficio di New York. Parla l'inglese perfetto di chi ha studiato a Cambridge, ha una voce pacata e si esprime con estrema gentilezza. Cosa ha significato per lei essere chiamato a dirigere quella che forse è tuttora la casa editrice più prestigiosa degli Stati Uniti? Knopf ha sempre rappresentato qualche cosa di molto cospicuo nella mia vita, sin dagli anni dell'adolescenza. Ricordo in India da bambino i Penguin Books con la copertina arancione e poi, quando mio padre, diplomatico, fu trasferito a Ginevra, i libri Knopf con il cane Borzoi. Lei però non aveva esperienza di case editrici di hard cover? Dopo essermi laureato a Cambridge, capendo che non sarei mai stato un buon diplomatico come mio padre o avendo già la passione dei libri trovai un lavoro alla Rupert Hart-Davis, una prestigiosa casa editrice di hard cover books a Londra. Si dice che lei abbia scoperto Germaine Greer pubblicando «The Female Eunuch» in Inghilterra e molti autori diventati celebri. E' vero, oltre a Germaine pubblicai da Pan Arthur Hailey, Jackie Collins, Mario Puzo, Sindney Sheldon; da Picador Saiman Rushdie, Raymond Carver, Doris Lessing, Edmund White, Ian McEwan, Julian Barnes, Umberto Eco, Italo Calvino, Don Delillo, Bruce Chatwin, Gregor von Rezzori e Robert Musil. Un suo compagno di Cambridge dice che lei è un sibarita e può rimanere per ore nella vasca da bagno. L'America ha cambiato le sue abitudini? A New York faccio la doccia. Che cosa l'ha invogliata a trasferirsi in America? Quali sono le differenze con l'editoria europea? Avevo una grande ammirazione per la Alfred Knopf, ero amico di Robert Gottlieb e quando mi chiese con molta amicizia di prendere il suo posto alla testa della Knopf non seppi resistere, anche se mi dispiaceva lasciare Londra. L'America, per quanto riguarda l'editoria, è come qualsiasi altro Paese. Bisogna pubblicare buoni libri, libri in cui si