Parliamone di Oreste Del Buono

GIOVANI SCRITTORI MAESTRI PRENATAL Parliamone GIOVANI SCRITTORI MAESTRI PRENATAL EA notizia non è scandalosa, ma, forse, merita un commento. Dal 23 di ottobre presso la libreria Empiria di Roma verrà tenuto un nuovo laboratorio di scrittura creativa per iniziativa della cooperativa Controluce. Alla direzione, almeno per le due prime fasi, si alterneranno due giovani scrittori: Edoardo Albinati e Sandro Veronesi. E, quando dico giovani, voglio proprio dire giovani. Avranno sessant'anni in due, e i due libri a testa che hanno scritto, anche a sommarli insieme, non fanno davvero molte pagine. Personalmente, non ho nulla contro di loro. Anzi di Albinati ho apprezzato particolarmente il primo libro Arabeschi della vita morale e di Veronesi ho apprezzato particolarmente il secondo libro Gli sfiorati. E, tuttavia, mi pare singolare questa smania di cominciare subito a insegnare, a far lezione agli altri, a considerarsi maestri quando ancora non sono stati riconosciuti come tali. Il corso, si badi, non è presentato come una qualsiasi manifestazione in bilico tra cultura e mondanità, un invito a fare quattro chiacchiere in compagnia. No, è presentato come una cosa seria. Se non con solennità, con diligenza, quasi con pedanteria. L'ingresso non è gratuito, l'ammissione non è indolore: occorrerà sborsare dalle 550.000 al 1.350.000 lire, credo secondo se si segue uno o tutt'e tre i livelli di approccio alla scrittura. Aprirà la prima fase Albinati, insegnando arte e tecniche del narrare in dodici incontri. Seguirà Veronesi con un seminario sulla pratica della scrittura narrativa nella seconda fase. La te.za fase prevede quattro incontri a tema con altri scrittori che verranno precisati a tempo e luogo. Quello che mi stupisce, avendoli letti e, lo ripeto, variamente apprezzati, è che sia i libri di Albinati sia i libri di Veronesi sono testi assolutamente anomali, di là dalle regole narrative. E, del resto, Albinati stesso si è premurato di affermare che non farà creative writing all'americana. Infatti, chi insegna nei corsi americani ha di solito una robusta esperienza alle spalle o come narratore in proprio o come critico specializzato. Insomma, ha qualcosa da insegnare. Può darsi che Albinati e Veronesi, tutt'e due ancora in formazione come autori, ancora non completamente definiti ai loro stessi occhi, traggano dal corso più vantaggi dei loro allievi, e che la loro giovane età conferisca al laboratorio una particolare freschezza, oltre, naturalmente, un equo compenso. Ma, forse, la formula è passibile di qualche ulteriore ritocco, già a partire dalla terza fase, dal terzo livello di cui si è detto. E' indispensabile, comunque, un minimo di audacia, il saper cogliere l'occasione. A nessuno può esser concesso di mancare l'opportunità, che magari non si ripeterà più, di lasciar da parte prudenza, timore e cautela per osare sino in fondo. Come da annuncio, al terzo livello sono previsti quattro incontri a tema con altri scrittori. E' qui che va compiuto il passo decisivo. I quattro nuovi scrittori da intervistare potrebbero benissimo venire incontrati prima di esser diventati scrittori, ancor prima di avere scritto il primo libro. Pensiero stupendo. Così la creatività sarebbe colta nel suo stadio iniziale, a monte della vocazione stessa, alle stesse fonti dell'ispirazione, chiare, fresche e dolci acque. E la successiva conquista, chissà, potrebbe essere addirittura quella dell'insegnamento prenatale. Oreste del Buono

Persone citate: Albinati, Edoardo Albinati, Sandro Veronesi, Veronesi

Luoghi citati: Roma