Con Churchill aspettando le bombe

Il capo del governo Il capo del governo vi istituì l'ufficio di guerra per dirigere le operazioni contro Hitler. I visitatori possono anche ascoltare . in cuffia il rombo degli aerei, le esplosioni, i colpi della contraerea. Un sotterraneo nel cuore di Londra a due passi dal numero 10 di Downing Street Con Churchill aspettando le bombe E' diventato museo il bunker del primo ministro LONDRA DAL NOSTRO INVIATO Dieci, venti gradini, e ancora più giù. Ci troviamo in un sotterraneo nel cuore di Londra, in un dedalo di corridoi che, simili a fili di ragnatela, s'irraggiano sotto Whitehall e i grandi palazzi dei ministeri, a due passi dal numero 10 di Downing Street. Questo bunker — molto al di sotto del livello del Tamigi, che scorre a duecento metri circa — venne protetto nel 1940 con uno strato di due metri d'acciaio, mentre si provvide a complessi impianti per la ventilazione, l'acqua e i telefoni. L'idea di aprire l'interminabile sotterraneo al pubblico, soprattutto ai giovani, agli allievi delle scuole, per mostrare dal vivo una pagina di storia, per spiegare come si vivesse cinquant'anni fa, in pieno blitz, dove e come lavorasse Winston Churchill con il suo «gabinetto di guerra», sta ottenendo un imprevedibile successo. Siamo nel famoso The Annexe, come venne chiamato; si voleva così indicare «la sede annessa», quella di emergenza, a due passi dalla residenza abituale del Primo Ministro. Di qui Churchill guidò la resistenza degli inglesi sotto l'uragano di Hitler. L'ululato intermittente delle sirene preannuncia l'attacco. Poi il rombo degli Stukas in picchiata, le bombe, il rumore dei crolli. La colonna sonora è trat- La camera da letto di Churchill: qui il prim ta da originali del 1940, trasmessa a ciascun visitatore in cuffia. Di mano in mano che ci si addentra in questo bunker, si sentono le esplosioni all'esterno, il rombo della contraerea che, sopra gli edifici di Westminstcr, sta tentando di far e dove seguiva le operazioni militari trasformate in una galleria di ricordi e la documentazione fotografica è rilevante: il primo impianto radar, i palloni frenati della difesa antiaerea, la cupola di San Paolo fra le fiamme, Eros, il cupido di Piccadilly Circus, protetto dagli spostamenti d'aria con una curiosa copertura, Giorgio VI ed Elisabetta, attuale regina-madre, in visita a una zona devastata, una battaglia aerea fra Stukas e Spitfire proprio sopra il Big Ben. Di questo sotterraneo Winston Churchill parla ripetutamente, anche nelle sue memorie: «Quando i bombardamenti ebbero inizio, la prima idea fu di considerarli con disprezzo. Nel West End tutti continuavano a occuparsi dei loro affari e divertimenti e a pranzare e a dormire nel modo che erano soliti fare. I teatri rigurgitavano e le strade oscurate erano piene del traffico consueto». «Il gruppo di edifici governativi a Whitechali fu ripetutamente colpito. Downing Street — racconta Churchill — consiste di case vecchie di duecentocinquanta anni, m.alferme e fabbricate senza molti scrupoli dall'impresario edile che ha lasciato loro il suo nome. Nel periodo di Monaco, rifugi erano stati costruiti per gli occupanti delN. 10 e del N. 11, e le camere a livello del giardino avevano il soffitto puntellato con forti intravature. Si supponeva che ciò sarebbe bastato a sostenere le rovine, qualora lo stabile fosse o ministro dormì durante i bombardamenti tedeschi a partire dal dicembre 1940 strage degli aerei assassini. Gli apparecchi colpiti cadono con gran frastuono, molti con il carico di bombe intatto; uno va a schiantarsi davanti alla Victoria Station, un altro precipita sino a sfiorare il Tower Bridge. Fra le immagini più suggesti¬ ve del blitz è rimasta storica quella dello Stukas abbattuto, poi trascinato come ferraglia per le vie di Londra e fatto passare davanti alla statua di Riccardo Cuor di Leone, presso la Camera dei Lords. Le pareti dell'Annexe si sono

Persone citate: Churchill, Giorgio Vi, Hitler, Tower, Winston Churchill

Luoghi citati: Londra, San Paolo