Puniti i finanzieri riuniti a convegno?

Puniti i finanzieri riuniti a convegno? Per discutere della smilitarizzazione Puniti i finanzieri riuniti a convegno? TORINO. Un elenco di nomi di agenti «contestatori», presenti a un convegno pubblico, e due videocassette della manifestazione sono al centro di una nuova polemica tra le guardie di finanza e i loro vertici. Secondo i sindacati di polizia, gli alti comandi delle Fiamme Gialle avrebbero richiesto i filmati alla Rai e all'emittente torinese Videogruppo con intenti disciplinari. E sull'onda di queste accuse, oggetto anche di due interrogazioni al ministro delle Finanze da parte di psi e federalisti europei, si riaccende la protesta per la smilitarizzazione del corpo delle Fiamme Gialle, dopo tre mesi di calma apparente. L'agitazione, che in primavera era culminata con uno «sciopero del rancio» durato due settimane in numerose caserme, riprende ora le mosse da un episodio poco chiaro, che i sindacati di polizia indicano come il tentativo dei vertici militari di imporre un bavaglio alla polemica della base. L'opinione è stata ripresa da vari gruppi politici e sembra dover suscitare a breve altre richieste di chiarimento dal ministero delle Finanze. Il socialista Giorgio Cardetti, presente al convegno e autore, il 25 settembre, della prima interrogazione, ha espresso al governo il timore di «rappresaglie nei confronti delle persone segnalate sull'elenco». Rincarano la dose i parlamentari federalisti Emma Bonino e Roberto Cicciomessere, che, venerdì, in merito all'azione di alcuni «informatori» tra le medesime Fiamme Gialle riunite nel convegno, chiedono per iscritto se «il ministro non ritenga in futuro di dover impedire che le forze della Guardia di Finanza siano distratte dai propri compiti per esercitare intimidazioni e pressioni nei confronti di quei militari che sono impegnati democraticamente nel processo di riforma del corpo». I fatti. Nel pomeriggio del 2 luglio scorso si tenne, alla cascina Giaione di Torino, un convegno pubblico sulla possibilità di attuare per i finanzieri una riforma come quella che dieci anni fa portò fuori dall'esercito la polizia di Stato. Al dibattito, organizzato dal sindacato di polizia, il Siulp, partecipavano gli onorevoli La Ganga e Cardetti, del psi, Novelli e Migliasso del pei. C'era inoltre un folto pub- blico di agenti e graduati piemontesi, per la prima volta dopo parecchi mesi, in condizione di venire allo scoperto senza rischi disciplinari. Ma non tutti i militari, secondo il Siulp, erano lì per ascoltare: mescolati tra gli altri ci sarebbero stati infatti tre ufficiali e tre sottufficiali mandati apposta per vedere chi c'era e poi riferire ai superiori, che stilarono il famoso elenco di contestatori. Quanti i nomi in lista? Pare una quarantina, molti di meno degli agenti realmente presenti in sala, che arrivavano da ogni parte del Piemonte. Per completarne l'identificazione, il comando torinese avrebbe allora deciso di chiedere in visione a Raitre e a Videogruppo copia dei servizi filmati sul convegno. Filmati che, come denunciano Bonino e Cicciomessere nella loro interrogazione, alcuni agenti avrebbero poi regolarmente ritirato dalle emittenti. Maurizio Menicucci

Persone citate: Bonino, Cardetti, Cicciomessere, Emma Bonino, Giorgio Cardetti, La Ganga, Maurizio Menicucci, Migliasso, Novelli, Roberto Cicciomessere

Luoghi citati: Piemonte, Raitre, Torino