AUDIOBOX di R. Mol.

AUDIOBOX AUDIOBOX Da Matera in diretta su Radiouno il Festival dei nuovi suoni CHI segue i programmi di Radiouno, conosce da tempo «Audiobox», lo «spazio multicodice», ideato da Pinotto Fava, che propone dal lunedì al venerdì, alle 19,30, quanto di nuovo si muove nel campo della sperimentazione «sonora». Tra l'altro «Audiobox» ha dato anche vita a forme inedite di collaborazione tra radio pubblica ed emittenti private (in passato, tra le altre, ha fornito alcuni materiali all'equipe di Fava anche Radio Torino Popolare). Ogni due anni, per verificare «lo stato delle cose» «Audiobox» organizza una omonima rassegna internazionale di sperimentazione sonora. La quinta edizione è in programma quest'anno a Matera dal 4 all' 8 di ottobre. Nella città dei Sassi approderanno produttori non solo radiofonici, autori, musicisti, audioartisti e audiomakers, studiosi della comunicazione ed esperti del settore. Per cinque giorni performances sonore animeranno molti spazi della città, dai Sassi alla parte alta, dalla Murgia alle cave di tufo. Saranno «eventi fonici dal vivo», concerti «live», progettati in molti casi proprio per la rassegna ed i suoi spazi. Una parte dei materiali sarà trasmessa in diretta, ogni giorno, da Matera su Radio Uno, alle 19,30 in un «Audiobox» speciale, condotto da Canio Lo Guercio. Nel variegato cartellone figurano opere realizzate dai maggiori enti radiofonici europei: oltre ai,a Rai, presente con prò- duzioni e coproduzioni, ci sono la Wdr di Colonia, le emittenti pubbliche jugoslave dell'organismo federale Jrt, l'iberica Rne, la Bbc, l'austriaca Orf, la Yleis Radio di Helsinki, la radio australiana di Melbourne. Non mancano inoltre organismi culturali e gruppi indipendenti (tra gli altri Time Zones di Bari, la New American Radio, l'università di Rouen, Cultur Contact e la Charles Morrow Associates di New York). Molti sono anche gli autori di prestigio presenti, provenineti da aree espressive diverse: tra gli altri il camerunense Francis Bebey, Roberto Ottaviano, gh americani Alvin Curran, Wayne Horvitz, Helen Thorington, lo jugoslavo Arsa Jovanovic, il finlandese Proton Group. La rassegna, ha per sottotitolo quest'anno «La radio dalla morfologia dei luoghi alle forme del suono». «L'abbiamo scelto - spiega Pinotto. Fava, anima della manifestazione perchè attraverso un gioco continuo di reciproci impulsi e rimandi, tra spazio della cultura materiale e dominio dell'immateriale radiofonico, le singole strutture della città (emersa e sotterranea, preistorica e metastrorica) forniscono le coordinate, dettano in qualche modo le regole per il progetto da sviluppare, le perfomance da creare, l'opera da realizzare. Tutte le perfomance - acustiche ed elettroacustiche - sono novità assolute, progetti e costruzioni per/su/da Matera. E naturalmente con la radio, che fornisce l'occasione ed incamera il tutto, per trasmetterlo in differita e in diretta. Il festival infatti parte dalla radio per tornare alla radio: è la sua specificità, la sua unicità nel panorama mondiale delle manifestazioni dedicate ai mass-media. E lo fa puntando sull"ars acustica', sui programmi di ricerca sonora, musicaie e non». Non mancheranno le occasioni di incontro e confronto: al mattino nel seicentesco Palazzo Lanfranchi si snoderà lungo i cinque giorni un convegno sul tema «pratiche e teorie della radio di ricerca e dell'audioarte». Un audioteca sarà in funzione ininterrottamente durante le cinque giornate e permetterà ascolti collettivi e in cuffia dei programmi inviati dagli enti della rassegna. Ci sarà inoltre un «meeting point», uno spazio «aperto» per ascoltare opere pre-registrate, presentare lavori nuovi, offrire esempi di audioarte applicata al video. Manifestazione ufficiale dell'Ebu/Uer (l'Unione Europea di Radiodiffusione) «Audiobox 90» è progettata e organizzata da Radiouno con il sostegno e la collaborazione del Comune di Matera, della Sede Regionale Rai per la Basilicata e del centro di produzione di Napoli. Per informazioni, tel. 06/36864589. [r. mol.]