Venticinquemila di corsa in città

Grande successo della Stratorino che ieri ha coinvolto una marea di persone Grande successo della Stratorino che ieri ha coinvolto una marea di persone Venticinquemila di corsa in città Passeggiata tra amici, occasione di incontri Tra una chiesa troppo nera e una persin troppo bianca, in piazza San Carlo, una folla silenziosa e stravolta si dà con compunzione alla pazza gioia sotto il cielo grigio. Nella mattinata domenicale, la Stratorino celebra la gran festa di un appuntamento tra i più «sentiti» della città. Venticinquemila i partecipanti (compresi i 350 della sezione competitiva) di questa quattordicesima edizione che, come sempre, inaugura la ripresa della vita urbana e, più di sempre, sembra coagulare le ansie e le speranze del nuovo autunno. Via tutti di corsa a riappropriarsi della città, prendendo di petto le incertezze del domani ed esorcizzandole con lo slancio delle vacanze appena trascorse. Una corsa in famiglia, una gara alla torinese. Dove si ci ritrova tra amici, ed è come se a sgambare in calzoncini e scarpe da ginnastica, prima di rimettersi la consueta grisaglia, fosse in prima persona la città. Cronaca di questa edizions? Forse meno folclore e, se possibile, un self-control ancora piji accentuato del solito, con tanta gente impegnata a trotterellare per i fatti propri, più attenta alle correnti d'aria che al cronometro. Al traguardo, una tifoseria sommessa. Tra gli interventi sul palco, una puntigliosa scia di ringraziamenti equamente (e doverosamente) distribuiti tra succursali e concessionarie Fiat e Istituto San Paolo, vigili urba- TPA GLI ATLETI WBSBBBBESBk rente : «Mi sono sposata a luglio, questa è la mia prima Stratorino da moglie. Mio marito? Lui non è sportivo e così ora sta a casa, a preparar pranzo per tutti e due». Al suo fianco, sul palco, il campionissimo della giornata Vincenzo Falco, aviglianese di 24 anni, che lavora alla Fiat Mirafiori, corre per il Cus Torino e, come spiega chi lo conosce, «vince sempre». Anche oggi, con i dodici chilometri della gara divorati in 36 minuti e poco più di 16 secondi, battendo di un soffio Antonio Cucio e Lucio Danza. Ridono i cabarettisti Marco e Mauro, impegnati nello show finale; ride Marco Bosco, 20 anni e diploma in agraria, che si è appena aggiudicato la Ritmo York sorteggiata come primo premio per la sezione non competitiva. E ride anche il minuscolo Andrea, con il pettorale n. 1 come bavaglino. Applauditissimo perché, per la prima volta, per la Stratorino ha scarpinato da casa a piazza San Carlo senza «andare in braccio» neppure un momento. Si complimenta la gente: «Bravo, verrà su bene». Luisella Re REGIONE PIEMONTE