Con droga alle nozze della sorella di Guido Coppini

Con droga alle nozze della sorella Festa interrotta a Genova: manette al testimone della sposa per 7 grammi di eroina Con droga alle nozze della sorella E iparenti stringono d'assedio il commissariato GENOVA. Li avevano scambiati pei' invitati, tre o quattro fra le oltre cento persone convenute nel cortile a Palazzo Tursi, sede del Comune, dove si è celebrato il matrimonio tra Gira Trotta e Pietro Scarsi. Erano invece agenti in borghese del commissariato di pubblica sicurezza di via Milano, spettatori particolarmente interessati perché al rito nuziale era arrivata parte della Napoli che di solito staziona in via Pré, nel centro storico: e si sa che in questa via la colonia napoletana è numerosa e, in una certa parte, coinvolta nello spaccio di stupefacenti. Contando di pizzicare qualche spacciatore, la polizia ha visto giusto. Solo che a finire in manette è stato il fratello della sposa, Gennaro Trotta, 38 anni, anche testimone di nozze. Trotta era in possesso di sette bustine di eroina: questa l'accusa eleva ta nei suoi confronti. Gennaro Trotta (camicia color fùcsia a disegni™ sotto la giacca nera) era appoggiato ad una Mercedes metallizzata quando sono intervenuti gli agenti. Un arresto com¬ piuto con molta discrezione per non turbare la cerimonia, ma che non è sfuggito ad alcuni invitati. Un arresto comunque non inatteso: l'uomo ha una nutrita serie di precedenti in fatto di droga. «Hanno arrestato il testimone della sposa», la voce si è diffusa in un lampo, creando sconcerto e labbia. Un arresto in un momento cosi commovente è parso un affronto a diversi invitati i quali, in abito scuro e con fiore all'occhiello, si sono presentati poco dopo .il commissariato di via Milano, dove Gennaro Trotta era stato trasferito in manette. Una piccola lòlla ha assediato il commissariato, chiedendo a gran voce la liberazione del testimone o, quantomeno, il suo rilascio - sia pure sotto sorveglianza per la durala della cerimonia Un patteggiamento che evidentemente la polizia non poteva accettare, essendo stato Trotta, fra l'altro, colto in flagranza di reato. Sette bustine di oltre un grammo e mezzo l'ima non sono cosa da poco, specialmente per chi abbia in materia uno «stato di servizio» piuttosto movimentato. Temendo ritorsioni, gli agenti hanno chiuso il portone del commissariato e, visto che le cose si mettevano male, un mezzo blindato è stato perfino posto di traverso all'ingresso. Una misura inutile, perché dopo una ventina di minuti tutti sono ritornali in Comune, dove le nozze sono state celebrate. «Ma l'arresto di mio fratello ha gettato un'ombra sulla cerimonia», ha detto piangendo la sposa, avvolta in una nuvola di tulle. Passati i momenti difficili, tutto è proseguito regolarmente. Cerimonia in municipio, funzione in chiesa, pranzo in una famosa trattoria di Bargagli, nell'entroterra. E gran finale con tarantella e canzoni. Al commissariato, Gennaro Trotta ha negato ogni responsabilità. Ha detto che le bustine di eroina non erano sue. E ha aggiunto: «Come potevo spacciare alle nozze di mia sorella? Voi non conoscete Napoli. Da noi queste cerimonie sono sacre». Guido Coppini

Persone citate: Gennaro Trotta, Gira Trotta, Pietro Scarsi, Trotta

Luoghi citati: Bargagli, Genova, Napoli