Chieri

Chieri cento torri, mille telai Chieri cento torri, mille telai Quattro pagine speciali dedicate alla città CHIERI conta oltre trentamila abitanti ed è situata a 316 metri d'altitudine. Il centro storico poggia su cinque colli, le propaggini della catena montuosa di Superga. Il Comune comprende tre frazioni: Madonna della Scala, sviluppatosi negli ultimi quindici anni; Airah, ad economia prevalentemente agricola; e Pessione, dove si trovano gli stabilimenti della Martini & Rossi, l'azienda enologica. A Pessione ha sede il Museo Enologico dell'azienda che, unico al mondo nel suo genere, delinea la storia del vino dal VI secolo ai giorni nostri. La principale attività economica di Chieri è l'industria tessile che ha origini antiche. Le sue tradizioni risalgono al tredicesimo secolo quando si costituì una famosa corporazione medievale, disciplinata nel 1482, con appositi statuti chiamati dell'Università del Fustagno. Altre importanti attività economiche di Chieri sono le officine meccanizzate e importanti cartotecniche. E' ben sviluppata l'attività agricola specializzata. I numerosi vigneti delle colline forniscono in abbondanza vini assai pregiati, tra i quali il tipico Freisa. Tra gli ortaggi, il più caratteristico è il cardo, la cui coltura è antichissima tra gli ortolani chieresi e quelli dei paesi vicini. Il vegetale è di ottimo complemento alla Bagna Caòda, tipico piatto locale. Le origini romane A Chieri viene attribuita origine romana. Pare sia sorta tra il VII e il VI secolo a.C. E' menzionata da Plinio il Vecchio nella «Discriptio Italiae» con il nome di «Carreo». Il nome è di origine celtica e fu affiancato, durante la colonizzazione romana, dal termine «Potentia». Numerosi sono i reperti che testimoniano quel periodo. Dal 1957 al 1970 il gruppo archeologico della sezione di Chieri dei Giovani Esploratori Italiani, incominciò un'opera di ricerca e recupero. Nacque così il Museo Archeologico cittadino, ospitato in via Palazzo di Città, nello stesso edifìcio del Municipio. Nella prima metà del secolo XI il vescovo Landolfo cinse la città di mura, la fortificò di torri e fece costruire un castello. L'arricchì anche di una Chiesa in omaggio alla Madonna. Questa costruzione, di cui rimane la cripta, venne poi sostituita dal Duomo, nel secolo XV. Numerose torri circondavano la città, da qui ha origine il noto appellativo di «Chieri dalle cento torri». Ma nel 1115 l'imperatore Federico Barbarossa, per vendicare un sopruso, ne distrusse la maggior parte e rase al suolo la città. Un altro importante episodio risale al 1228 quando i chieresi debellarono Testona, frazione di Moncalieri. Il dissidio era nato perché i testonesi, per favorire il loro commercio e quello dei torinesi e dei pinerolesi, impedivano da qualche anno il passaggio alle merci e ai mercanti della repubblica di Chieri. I chieresi avevano un fìtto scambio commerciale con la Francia e le Fiandre. L'opulenza della repubblica di Chieri alla fine del secolo XIII era giunta al culmine. La città ospitava molte famiglie nobili e ricche. Proprio a ciò si deve la presenza di numerosissimi conventi e ordini religiosi. Preti e suore vivevano sotto la protezione dei vari signori. Monasteri e conventi Chieri quindi divenne una città costellata di monasteri e conventi, costruiti soprattutto tra il 1400 e il 1600. E proprio a questo periodo risalgono «gustose» storielle, documentate storicamente da M. Grosso e M. F. Mellano nel volume terzo de «La Controriforma nella Arcidiocesi di Torino (1558-1610)», in merito alla condotta più o meno integerrima di alcune suore chieresi. Il convento più chiacchierato era quello di Santa Margherita che ospitava le suore dominicane. Si racconta di «atti criminali» compiuti intorno al 1580 da alcune religiose, le quali di notte si allontanavano dal monastero per incontrarsi con alcuni rampolli della Chieri bene di allora. Questi ultimi erano anche soliti suonare la lira e la chitarra sotto le finestre del convento. Al termine della serenata poi le suore aprivano le porte e lì permettevano loro di trascorrere la notte. Testi a cura di Antonella Torni Disegni di Guido Giordana

Persone citate: Antonella Torni Disegni, Federico Barbarossa, Freisa, Guido Giordana, Landolfo, Mellano, Pessione

Luoghi citati: Chieri, Francia, Moncalieri, Torino