Donne in tanga, addio

Donne in tanga, addio La tendenza per il '91 alla rassegna «Riccione moda mare» Donne in tanga, addio Sulle spiagge solo a costume intero RICCIONE DAL NÒSTRO INVIATO Sarà una donna sempre più raffinata e «vestita» quella che calcherà le spiagge la prossima estate. Una donna attenta al colore e alle sfumature più lievi, ai particolari, alle combinazioni dei tessuti, sempre più diversi e originali. E' questa almeno l'impressione che si ricava visitando «Riccione moda mare» il salone europeo del look estivo conclusosi ieri a Riccione nel Palazzo del Turismo e che ha raccolto quest'anno, una trentina di case, tra italiane ed estere, specializzate nel settore costumi da bagno e tutto quanto fa mare, ponendosi così come la prima manifestazione italiana del genere. Un salone che - spiega Renato Russo che ne è l'ideatore ed organizzatore da quando nacque nell'87 - si colloca in un momento difficile e delicato per l'Italia, che pur detenendo la leadership del settore (i costumi da bagno dell'Italian style sono i più apprezzati nel mondo) inizia a sentire alle spalle agguerriti nemici (la Francia soprattutto) sostenuti a loro volta dai rispettivi governi che non sottovalutano l'importanza di questa gigantesca industria, mentre lo Stato italiano latita e gli stessi imprenditori non sembrano avere la forza di stabilire una strategia comune in vista del fatidico 1992, con relativa caduta delle frontiere. Per questo Riccione moda mare assume un'importanza che va al di là della manifestazione commeciale che, assumendosi il ruolo di vero e proprio polo europeo della moda mare e, cosa non da poco, costringendo gli operatori stranieri a venire a presentare in Italia. E' importante infatti, sottolinea ancora Russo, che l'Italia non esca dal circuito delle grandi. Ma Riccione moda mare per ora conserva quell'aspetto di confortevole vetrina che le megarassegne (stracolme di ditte) hanno ormai perso. Qui, in una cornice elegante e «intima», si ritrova il meglio: Parah, Imec, Visconti di Modrone, Selene, Relcor, Alexander, La Bella Estate, dall'australia arriva la linea sportiva di Hot Tuna, dal Principato di Monaco Banana Moon, dalla Francia Acquamarina e Livia, dall'India il Beach Wear Charleston e poi ancora Masmare, Principessa d'Italia, Orient Express, Sabrina, in un'allegra mescolanza di nomi storici e case emergenti. Ma cosa ci riserva dunque l'estate 1991? Più «vestite» abbiamo detto, non intendendo certamente con questa parola donne infagottate e coperte ma anzi una maggiore attenzione al look da spiaggia, dove niente deve essere più casuale, ma perfettamente in tono con il tipo, lo stile personale e le situazioni. Ecco allora che il costume da bagno si arricchisce di plissettature e fascie che modellano il corpo nei punti giusti, inserti di pizzo o dorati, «gioielli» rilucenti alla luce del sole. Si riconferma la scomparsa dell'amato e temuto tanga e del bikini a vita bassissima, a tutto vantaggio del costume intero e del due pezzi. Si riconferma per entrambi la sgambatura vertiginosa e la mutandina a triangolo che slancia i fianchi. Tra i reggiseni si preferiscono quelli a balconcino, ma non si disdegnano quelli a fascia. Fanno anche timidamente capolino i calzoncini a gamba scesa sulla coscia e i corpetti a «top», ma lì, s'intende, prima bisogna far bene i conti con i nostri centimetri. Parah, che da molte stagioni ormai domina il panorama della moda estiva rilancia il due pezzi ben costruito sul corpo e trasforma il pezzo intero in un vero e proprio capo d'abbigliamento in materiali particolamente preziosi ed eleganti. I colori vanno dall'immancabile bianco e blu della linea «Marina» al bianco e nero di «Onde» ai colori fortissimi o do¬ rati di gusto hollywoodiano di «Cachemire». Dalle tinte più naturali agli elettrici cetriolo e melone per le giovanissime di «Off limits». Per lui invece, disegni tropicali, stampe etniche, composizioni patchwork distribuite su tutto: t-shirt, bermuda, calzoncini da bagno. S'impone all'attenzione anche la Imec, altra casa storica del settore, per la prima volta presente a Riccione mare. Diversificata secondo le linee ce n'è davvero per tutti i gusti, dai raffinatissimi drappeggi nei colori smorzati del beige, del mattone e del verde caki di Franca von Wunsten, ai coloratissimi costumi creati da Enrico Coveri, alla ugualmente variopinta serie Beach tree. Su un filone molto signorile si pongono anche i costumi di Visconti di Modrone che con le sue due linee «Primizia» e Madonna Visconti», coprono il mercato dalle giovanissime alle signore raffinate con colori accesi o classici blu e neri ravvivati da bottoni dorati, scritte e fantasie. E per chi abbia voglia di follia ecco invece la fantasiosa Sabrina con costumi interamente dorati, pietre colorate e trasparenti, grosse come pollici, rose variopinte applicate su fondi fucsia, verdi o gialli brillantissimi. Ma dal modello di un costume da bagno, si sa, non si può pretendere l'impossibile, inutile quindi cercare oggi la grossa novità; le innovazioni in questo campo sono ormai soprattutto tecnologiche, nei tessuti sempre più perfetti, nelle lavorazioni più raffinate, nella qualità che è sempre più simile all'alta moda. Tiziana Longo Anche così al mare nel 1991

Persone citate: Banana Moon, Bella Estate, Enrico Coveri, Imec, Renato Russo, Tiziana Longo, Visconti