Fuoco incrociato su Pavese
Fuoco incrociato su Pavese Fuoco incrociato su Pavese Antagonisti Comune e gli Amici del moscato S. STEFANO BELBO. Due manifestazioni in contemporanea ed in contrapposizione, ieri, per ricordare il quarantennale della morte di Cesare Pavese che ricorre oggi, 27 agosto. I due distinti appuntamenti erano al Centro studi pavesiani su iniziativa del Comune e alla casa natale dello scrittore a cura degli Amici del moscato. Ma i doppi inviti hanno disorientato gli intervenuti tanto che alcuni hanno dovuto dedicare il loro tempo un po' all'una e un po' all'altra manifestazione. Così, oltre al dibattito culturale attorno alla pubblicazione del taccuino segreto, molti commenti ha suscitato la polemica locale che vede contrapposti l'amministrazione comunale da un lato e l'associazione «Amici del moscato» dall'altro. Conciliante il sindaco, Giovanni Franco Cerotto : «Mi dispiace per la confusione. L'amministrazione svolge un ruolo istituzionale e, insieme con il Centro studi, sta portando avanti manifestazioni di livello nel nome di Pavese». Ribatte il presidente degli Amici del moscato, Giovanni Bosco: «Da sette anni la nostra associazione consegna il premio letterario, sempre alla stessa data nella casa di Pavese. Nel programma del Comune l'incontro è stato inserito solo una quindicina di giorni fa. Se l'avessimo saputo, avremmo spostato la manifestazione». Così i due appuntamenti si sono svolti in parallelo. Alla casa natale di Pavese sono stati premiati i vincitori del concorso letterario: Maria Corti per il volume «Il canto delle sirene» (Bompiani), Roberto Sapio per «Una variabile indipedente» e Gianluca Favetto per «L'ultima meraviglia». Maria Corti, docente all'università di Pavia, ha tenuto la commemorazione ufficiale del¬ lo scrittore mentre il vicedirettore de La Stampa, Lorenzo Mondo, ha parlato dei taccuini segreti e dei motivi per cui ha atteso così a lungo prima di renderli pubblici. Al Centro studi pavesiani si è svolto un incontro dal titolo: «Ritroverai parole oltre la vita breve. L'università di Torino (di cui Pavese fu allievo) ricorda l'intellettuale e lo scrittore». Al folto pubblico hanno parlato studiosi tra i quali Giorgio Bàrberi Squarotti, Eugenio Corsini, Elio Gioanola, Claudio Gorlier, Marziano Guglielminetti, Stefano Jacomuzzi, Lionello Sozzi, Enzo Noè Girardi, Guido Quazza, Gianni Venturi, Gian Luigi Bravo. Significativa è stata nel pomeriggio la costituzione dell'associazione internazionale «Amici di Pavese» che ha lo scopo di promuovere la conoscenza dello scrittore, lo studio e la divulgazione delle l sue opere. [g. f.]
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