Attenti stanno arrivando i nuovi comici! di Alberto Gedda

E' rock, me d'altri tempi... E' rock, me d'altri tempi... Questa è un 'estate dedicata a complessi e a voci d'epoca C'è anche Patrick Samson in quest'agosto musicale di balere e discoteche: occhieggia dai manifesti abbronzato e vestito in pelle nera, nei concerti canta «Soli si muore» dando ancora brividi a chi lo ricorda come il libanese che portò il rhythm and blues in Italia stabilendosi a Pino Torinese con la sua numerosa famiglia. Il suo è uno spettacolo a tré: sul palco si avvicendano Wilma Goich (l'ex moglie di Edoardo Vianello) e Tony Dallara, «urlatore» al ghiaccio bollente che a tutti ripete d'essere un noto pittore. Serate a sei mani e tre ugole che la dicono lunga sulla situazione della musica dal vivo, soprattutto d'estate: è il momento di uscire, per tutti, mettere insieme qualche serata favorita dalle vacanze e soprattutto dal rilancio del «revival» con trasmissioni come «Una rotonda sul mare 2» per cui c'è la curiosità di rivedere i protagonisti della propria colonna sonora adolescenziale, spesso poi spariti chissà dove, con la speranza che abbiano anche loro qualche chilo in più e molti capelli in meno. Insomma, che invecchino come noi. E poi questa è l'estate all'insegna del «cantare in italiano» con tournée felicissime dei .jtri big, non ultima quella di Gianni Morandi che con il suo teatro tenda registra l'esaurito continuo. «A dire il vero io ho sempre cantato in questi anni: magari senza andare in giro, o apparire in televisione, lavorando però tutte le sere nei locali, ci dice Piero Focaccia di Milano Marittima. Ho avuto la fortuna di cantare "Stessa spiaggia stesso mare" che è passata alla storia e così i periodi magri sono stati pochi. Mi sembra però riduttivo definirci cantanti da revival: è un'etichetta tutta italiana perché all'estero c'è gente che canta le stesse cose da sempre e ha un giusto successo». Si riferisce a Frank Sinatra o Ray Charles? «Be', non volevo arrivare a questi esempi: però, insomma, un posto lo meritiamo anche noi, quarantenni nostrani. Comunque adesso sono al lavoro per un disco, finalmente dopo 15 anni, nel quale proporrò tutte canzoni nuove. E speriamo in bene!». Ma è soprattutto sul fronte dei «complessi» che si registra il maggior movimento. I «Dik Dik», dopo il successo dell'anno scorso alla «Rotonda», sono praticamente in tournée da dodici mesi mentre Alberto Radius ha ricostituito la «Formula 3» portandola sia al «Cantagiro» di Radaelli (un po' triste, in verità questa trasmissione di Rai- due) sia al programma di Red Ronnie dove cura tutta la parte musicale nonché le produzioni dei dischi realizzati nel suo studio :.iilanese. «Ci ha fatto piacere ritrovarci: abbiamo giocherellato in studio e poi, visto che ci piaceva, siamo partiti con un disco, presenze televisive e una tournée», racconta Radius, che ha una testa così di capelli ricci. E prosegue: «E' come riprendere un bel gioco che s'era interrotto per noia: adesso è di nuovo bello stare insieme». Voi avete interpretato alcune canzoni storiche di Lucio Battisti: non l'avete più sentito? «Io non lo vedo da anni: chissà, forse ora è un tranquillo signore pelato e panciuto che fà il pensionato dalle parti di Roma...». Si sono sciolti invece i «New Trolls», con tanto di strascichi legali. Gianni Belleno ha portato una parte del gruppo a fare da band alla bionda (ma non era bruna?) Anna Oxa dopo che tra i due è scoccata la scintilla amorosa. E, siccome l'Oxa si è scoperta raffinata interprete, ci vuol anche un gruppo dì musicisti che sappiano reggere il ruolo. Nico Di Paolo, la voce in falsetto del gruppo che quindici anni fa aveva formato gli «Ibis» uscendo già dai «New Trolls», al ruolo di accompagnatore non c'è stato e così ha preso la porta formando un suo complesso che privilegia la melodia e l'acustica. Red Ronnie ha poi sulla coscienza la ricostituzione di gruppi come i «New Dada», forse per dare un'ennesima occasione allo sfiatato Maurizio Arceri, i «Collage», «Delirium», «Corvi»: onestamente ne preferivamo il ricordo, che l'odierna fotocopia incupisce davvero. Stesso sentimento per gli «Equipe 84» senza Maurizio Vandelli e Alfio: Victor e Franco fanno quel che possono, con l'accortezza di inventarsi canzoni da recitare. Ma è estate, suvvia: le balere ci sono ancora e poi, se Little Tony è ancora lì con frange e mossette, perché negare il lavoro a migliaia di onesti professionisti? Dice bene Augusto Daolio, inconfondibile voce degli inconfondibili «Nomadi», in attività dal 1966: «Questo è un mestiere durissimo, strano ma molto bello: dipende come lo fai, come lo vivi. Noi abbiamo scelto d'essere polemici, una spina nel fianco del baraccone commerciale: non abbiamo mai vinto nulla, non abbiamo copertine sulle riviste né special in tivù. Però abbiamo un pubblico: vuoi mettere?». Alberto Gedda

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