L'Italia nelle mani di Oscar di C. P.

L'Italia nelle mani di Oscar La squadra di Gamba domina la Cina ma solo oggi conoscerà il suo destino mondiale L'Italia nelle mani di Oscar Azzurri nei quarti se il Brasile batte l'Australia ROSARIO. Una vittoria senza troppi sorrisi per l'Italia contro la Cina (115-76), considerata la tensione in vista del match tra Brasile e Australia (in programma alle 3 di stamane, ora italiana). Il futuro degli azzurri dipende infatti dall'esito di quel match: se vince il Brasile, l'Italia entra con i sudamericani fra le otto squadre che si giocheranno le medaglie a Buenos Aires; se invece il Brasile perde, allora l'Italia è eliminata a meno che l'Australia non batta i gialloverdi di almeno 28 punti, il che porterebbe «canguri» e azzurri insieme ai quarti. Al Brasile, per essere primo nel girone, basta comunque non perdere con più di 10 punti di scarto, ed è soprattutto questa eventualità che preoccupa il clan italiano. Se fosse esclusa del girone finale, l'Italia giocherebbe a Salta, nel girone di consolazione dal nono all'undicesimo posto. Comunque, nell'attesa di Brasile-Australia, gli azzurri hanno espletato la formalità Cina con un successo tanto limpi- do quanto previsto. Troppo netto il divario fra le due formazioni, e del resto i limiti degli asiatici si erano già notati nelle due precedenti partite. I cinesi, rimandati in campo da un calendario bizzarro appena 12 ore dopo la gara con il Brasile (perduta per 138-95), hanno dovuto fare i conti anche con la fatica ed hanno retto ancor meno di quanto avevano fatto all' esordio con l'Australia: appena 4 minuti (punteggio 13-12), grazie anche alla difesa allegra degli azzurri che permettevano a Yong Jun Zhang di esercitarsi con qualche successo nelle bombe (nelle quali pare che sia in patria uno specialista). Poi la squadra italiana, passata a zona, ha cominciato a recuperare molti palloni, trasformandoli in altrettanti contropiede. Fra le due squadre si è così scavato un baratro incolmabile: 35-23 all'IT, 47-30 al 15' (quando è stato richiamato in panchina Antonello Riva), 62-39 all'intervallo. Nella ripresa Gamba, che aveva già fatto largo uso della panchina, ha dato ampio spazio alle seconde linee azzurre: Niccolai (che pure aveva ricevuto un brutto colpo allo zigomo destro nel primo tempo) e Vescovi hanno ripagato la fiducia del coach, affondando con l'arma del contropiede una Cina regolarmente sbilanciata e troppo dedita ad un basket scolastico, finalizzato all'unica soluzione del tiro da tre punti. I cinesi hanno infatti scagliato ben 27 bombe (solo 9 a segno), quasi quante sono state le loro conclusioni da due punti. Partita dunque a senso unico e vittoria azzurra accompagnata dagli ormai consueti fischi del pubblico argentino, [c. p.]

Persone citate: Antonello Riva, Gamba, Jun Zhang, Niccolai, Oscar Azzurri, Yong