Dolomiti in rivolta contro Marta Marzotto di Giancarlo Ansaloni

Dolomiti in rivolta contro Marta Marzotto Petizione di residenti e turisti: vogliamo stare tranquilli. La contessa: sono solo un'invitata Dolomiti in rivolta contro Marta Marzotto Contestata la festa tirolese per cinquecento vip in Val Fiscalina BOLZANO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Nelle Dolomiti si restringe il salotto dei vip. La gente del posto e i turisti senza blasone sono stanchi della troppa invadenza di alcune piccole e grandi celebrità. E la prima a farne le spese sembra essere Marta Marzotto. Bel pasticcio sta venendo fuori tra le montagne tanto care a Buzzati. Un gruppo di turisti c residenti ha sottoscritto una petizione per cercare di bloccare la festa tirolese organizzata il 18 agosto a Sesto, in vai Pusteria e più esattamente in Val Fiscalina, a pochi passi da un parco naturale. Una giornata esclusiva alla quale sono stati invitati cinquecento vip, tra questi il presidente del Consiglio Giulio Andreotti, Amintore Fanfani con la moglie Maria Pia, il ministro Cirino Pomicino, il sindaco di Roma Franco Carraro, Arrigo Gattai, i principi Pallavicini e Colonna, Ira Fùrstenberg, il duca Amedeo d'Aosta, il conte Hassen, Giorgio Falck, Luca di Montezemolo, gli Agnelli e il presidente della giunta provinciale altoatesina Luis Durnwalder. «La festa - spiegano i firmatari dell'appello - potrà fare piacere a pochi notabili di Sesto e agli albergatori, ma deve preoccupare tutti coloro che amano questo pezzo di terra». In effetti la preoccupazione si è estesa. La Marzotto, subito descritta come la principale organizzatrice, ha precisato che lei è soltanto un'ospite, che l'idea è venuta ad altri. A volere la «festa del secolo», come è già stata battezzata quassù, sono stati Immo Red, uno dei più noti antiquari italiani, e la principessa Doris Pignatelli. Alla preparazione hanno lavorato più di un anno, ma all'improvviso nel delicato meccanismo si è inserita l'immagine di Marta Marzotto. Il clima è subito cambiato: sulla kermesse tirolese sono piovute le reazioni negative di turisti e ecologisti che vedono minacciata la tranquillità della valle: «Non può essere violentata da caroselli di elicotteri e dall'assalto delle auto». Sono preoccupate anche le autorità provinciali, gli addetti alla vigilanza e quanti non sopportano quello che viene ormai giudicato l'invadente protagonismo della Marzotto. Di fronte alle polemiche gli organizzatori della festa, pur facendo professione di amicizia e lealtà nei confronti della Marzotto, sono corsi ai ripari, precisando che Marta ha soltanto dato una mano nel contattare gli invitati più famosi: «Che c'è di male?». Già, che c'è di male? Gli oppositori una risposta ce l'hanno: l'azienda di soggiorno di Sesto Pusteria ha sempre puntato le sue carte sul turismo soft per proteggere ambiente e cultura. La Val Fiscalina è un piccolo paradiso di verde e a pochi chilometri, a Dobbiaco, si celebra ogni anno la settimana mahleriana in onore del grande musicista austriaco che trascorreva qui le sue vacanze. Immo Red e la Pignatelli, comunque, non s'arrendono. Con l'aiuto del presidente degli albergatori di Sesto, Erwin Lanzinger hanno messo a punto il piano delle celebrazioni: un villaggio con dodici tende, un esercito di cuochi a sfornare canederli, gnocchetti agli spinaci, krapfen, e wùrste, uno specialista di Salisburgo con il compito di cuocere allo spiedo un manzo intero. Eppoi case di moda e profumi che presenteranno la loro migliore produzione. Il ricavato delle vendite andrà in beneficenza, ai profughi di tutte le nazionalità. Giancarlo Ansaloni

Luoghi citati: Bolzano, Dobbiaco, Roma, Salisburgo, Sesto