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Fast-food dell'eroina in una casa disabitata Fast-food dell'eroina in una casa disabitata La casa un po' diroccata e apparentemente disabitata di corso Regina 158 era stata trasformata in una centrale dello spaccio di eroina e chi arrivava a comprare la dose veniva invitato a consumarla sul posto, in modo che, una volta uscito, non potesse venire scoperto con la bustina addosso. Ieri l'equipaggio della «volante 1», agli ordini dell'ispettore Sorrentino, ha fatto irruzione al quarto piano, arrestando cinque persone, quattro extracomunitari e una ragazza italiana, tutte vecchie conoscenze della questura. Sono stati sequestrati 40 grammi di eroina, nove milioni in contanti, 100 grammi di lattosio e acido citrico. Non è stato trovato il bilancino di solito usato per preparare le dosi, ma ormai gli spacciatori vanno alla grossa, infischiandosene dei rischi di overdose. Da tempo la polizia teneva d'occhio la casa, che si trova ■h 120 nuovi Testimoni di Geova Raccolti in cinquemila a Leinì per l'annuale assemblea di distretto, i Testimoni di Geova hanno battezzato centoventi nuovi fedeli. «E' il battesimo di quelli che imparano la lingua pura», ha detto Osvaldo Colaiori pronunciando il discorso battesimale. Ieri l'intervento principale dell'assemblea: alle 15,30 Denny Angeli ha parlato sul tema: «Siate uniti dalla lingua pura». I nuovi aderenti sono stati esortati «ad aderire strettamente alle norme di condotta delineate dalla Bibbia e a manifestare a tutti un corretto esempio di bontà. davanti all'anagrafe. Accusata di favoreggiamento, nel marzo scorso era finita in manette la figlia del proprietario di un bar vicino. Poi una lunga, metodica serie di appostamenti. Ieri, complice l'estate e il traffico ridotto, la vigilanza dei «pali» si è un po' allentata e gli agenti hanno potuto cogliere con le mani nel sacco Mohamed Ben Amor Khalfi, 26 anni, Marghemi Imad Ben Abdelmagri, 23 anni, Kefi Imed, 26 anni, tunisini, e Anar Changai, 26 anni, di Casablanca, oltre a Nardina Larossa: la ragazza, di 26 anni, ha molti precedenti per furti compiuti per potersi comprare la dose quotidiana. Mohamed Khalfi è stato trovato con le mani imbrattate: quando dai piani inferiori la serie dei fischi ha avvertito dell'arrivo della polizia, ha tentato di nascondere droga e denaro dietro lo scarico del water. Gli è andata male.