«Fondista anche in politica»

«Fondista anche in politica» «Fondista anche in politica» Per quattordici anni sindaco di Bollengo vincia del Canavese, che la legge di riforma delle autonomie locali rende praticabile». Padre di due ragazzi, Ezio di quindici anni e Maurizio di undici, impegnatissimi nello sport, Luigi Ricca è stato lui stesso uno sportivo praticante. «Ciclismo e podismo, sono sempre stato un fondista». Ricorda di aver anche partecipato, nel 1974, alla Torino-Saint Vincent, una corsa di 96 chilometri. E anche in politica si sente un fondista. A 42 anni cercherà di conciliare la professione di bancario con l'impegno amministrativo a tempo pieno. Il suo primo ostacolo superato è stato la formazione di una giunta con pochissimi spazi di manovra consegnati dal voto del 6 maggio. «Sì, il parto è stato sofferto, ma confido che sugli atti concreti in materia di ambiente, viabilità, trasporti la maggioranza trovi i consensi anche della lista verde». Prima della sua freschissima nomina a presidente della Provincia, Luigi Ricca aveva rilasciato una sola intervista importante, nel febbraio 1989, pubblicata con un titolo che annunciava una grinta mica male, «Caro ministro così non va». Come sindaco di Bollengo, il suo paese, alle porte di Ivrea, l'esponente socialista si rivolgeva ad un leader del suo partito nel ruolo di ministro del Tesoro, Giuliano Amato, per dissentire clamorosamente sulla politica finanziaria per gli enti locali. Ricca ha lasciato venerdì scorso la stanza di sindaco di Bollengo, dopo averla occupata per quattordici anni. Nel frattempo è stato anche consigliere del psi nel comprensorio di Ivrea, «dove mi sono fatto le ossa come amministratore, approfondendo i problemi di viabilità e di sviluppo della zona. Mia è la proposta di una pro¬