Il giudice «Amato mente»
Il giudice «Amato mente» Su Ustica Il giudice «Amato mente» ROMA. A determinare la decisione del giudice istruttore Vittorio Bucarelli di lasciare le indagini sul disastro di Ustica è stata la richiesta all'autorità giudiziaria di alcuni legali di parte civile di accertare la verità a proposito delle dichiarazioni fatte dall'on. Giuliano Amato secondo il quale il magistrato gli avrebbe fatto vedere alcune fotografie del relitto del Dc9 scattate dagli americani. Lo scrive lo stesso giudice istruttore in un documento di tre pagine inviato ieri al presidente del tribunale, Carlo Minniti, che designerà lunedì il successore di Bucarelli. «Ho sempre ispirato la mia attività istruttoria - spiega Bucarelli - esclusivamente alla ricerca della verità» e «considero non solo ingiustificate, ma anche offensive le critiche che mi sono state rivolte. Non solo ribadisco di non aver mai avuto fotografie di provenienza americana dei resti del velivolo, ma aggiungo anche, che la logica stessa dimostra la erroneità delle affermazioni dell'on. Amato». «E' impossibile - scrive Bucarelli - che foto scattate per misteriosi motivi, senza autorizzazione e senza che nessuno ne sapesse niente, fossero poi consegnate al giudice delle indagini. E' impensabile e calunnioso ritenere che io possa averle ricevute al di fuori dei corretti canali processuali o, peggio ancora, possa averle, poi, nascoste e distrutte». Il giudice ricorda poi che all'incontro con Amato intervennero il consigliere istruttore Cudillo, l'«aggiunto» Squillante e il dr. Niutta del ministero della Giustizia «che potranno essere sentiti come testimoni». Alla motivazione Bucarelli ha allegato il testo della querela per diffamazione contro Amato. «Le affermazioni del parlamentare - sostiene il magistrato - sono gravemente lesive del mio onore e del mio decoro. Nel momento in cui egli afferma di non aver l'abitudine di raccontare bugie, accusa evidentemente me di avere invece, tale abitudine. E questo costituisce un'offesa». [Ansa-Agi]
Persone citate: Bucarelli, Carlo Minniti, Cudillo, Giuliano Amato, Vittorio Bucarelli
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