IL FESTIVAL DI CHIERI

Apertura all'Est del dissenso mentre ritorna il LivingTEATRO Apertura all'Est del dissenso mentre ritorna il Living Apertura all'Est del dissenso mentre ritorna il Living UN Festival di grandi ritorni o grandi aperture geopolitiche, magari anche all'insegna dei nomi in locandina, come si usa dire: Living Theater, per primo, che rientra in Europa dopo anni di assenza, aprendo la sua tournée europea proprio a Chieri, con due spettacoli che hanno costituito a New York il cartellone di apertura del nuovo spazio teatrale del Living sulla Lower East Side di Manhattan. Questo è il primo grande «ritorno», il secondo è costituito proprio dalle aperture geopolitiche che tengono conto di un'Europa che si consolida, accelera la sua configurazione di nazione continentale e allo stesso tempo si apre proprio sulla base di questa sua nuova problematica avventurosa struttura alle nuove realtà dell'Est europeo. In questo programma di apertura geopolitica II «Nuovo Teatro Sperimentale di Volgograd» porta a Chieri uno spettacolo (Il suicida di Erdman) che ha tenuto a battesimo la nuova sede di un gruppo che si presenta all'insegna del «no» (il termine russo «niet» è nella sigla del gruppo teatrale) e la dice tutta sulla posizione culturale e politica di questa Compagnia. Ovviamente il teatro europeo è presente con gruppi di alto livello tecnico e artistico come il Dog Troep di Amsterdam (un gruppo che mescola l'arte popolare del teatro di strada con le squisitezze della sperimentazione formale più avanzata) o il Folkwang Tanzstudio di Essen, l'ormai famosa scuola di teatro danza diretta da Pina Bausch. I filoni di lavoro, peraltro, annunciati l'anno scorso, tra i quali il teatro in area arabo islamica, vengono proseguiti anche quest'anno con una straordinaria confraternita «I Gnawa di Marrakech» (Confraternita degli schiavi), mentre l'anno scorso uno dei maggiori successi del Festival erano stati i Dervisci dell'Anatolia, con le loro ossessionanti danze rotanti. Anche i Gnawa presentano azioni cerimoniali e rituali fortemente coinvolgenti. L'Europa tra l'Atlantico e il Pacifico si colloca quindi un po' retoricamente come snodo e incrocio di una nuova realtà pia- netaria: il teatro Kabuki giapponese, qui realizzato solo dalle donne (si tratta del Nihon Buyo Kabuki), costituisce la riva del Pacifico di questa nuova Europa continentale che è, per un altro verso, l'oggetto di un megaconvegno intitolato: «L'Europa teatrale del '93: una scena tra l'Atlantico e il Pacifico», che il Parlamento europeo (Commissione gioventù, cultura, educazione, media e sport) ha patrocinato e sponsorizzato e che vedrà interventi di docenti e studiosi di università italiane, tedesche, francesi e olandesi su argomenti che spaziano dal lavoro dell'attore alla drammaturgia, all'edilizia teatrale, alla politica culturale europea. Al Convegno ovviamente sono presenti con relazioni e comunicazioni anche teatranti, operatori culturali, politici, a livello internazionale. Una particolarissima sezione viene inaugurata quest'anno per il Festival di Chieri, quella legata all'archivio storico chierese, istituzione che racchiude la storia millenaria della cittadina piemontese e che coinvolge sia sul piano dello studio sia su quello delle manifestazioni popolari di strada la cittadinanza di Chieri. Una cittadinanza nelle sue varie componenti, in un arco di partecipazione che si estende dallo studio alle manifestazioni della Pro Loco, alla presenza di interi gruppi di cittadini, che parteciperanno direttamente alla manifestazione inaugurale di questa sezione di lavoro: l'ingresso in Chieri di Carlo VIII alla fine del '400. Un fatto storico, sufficientemente documentato, per la realizzazione ottimale della manifestazione. La scadenza di questa sezione sarà annuale, come per il resto del cartellone del Festival, rispondendo ogni volta a fatti storici diversi. Non mancano infine, come di consueto, i gruppi sperimentali italiani più avanzati, quest'anno rappresentati dai Centri di Ricerca e di Sperimentazione che costituiscono oggi le strutture portanti del teatro sperimentale e d'avanguardia italiano. Edoardo Fadini Direttore artistico del Festival fi gruppo «Gag Troep» proveniente dall'Olanda si esibisce al Festival di Chieri

Persone citate: Edoardo Fadini, Erdman, Living, Living Theater, Pina Bausch