Un mondo di madri-bambine di Bruno Ghibaudi

Un mondo di madri-bambine Esperienze sessuali sempre più precoci, ma il sesso continua a essere tabù Un mondo di madri-bambine Allarme Onu: malattie genitali in agguato ROMA. La percentuale di gravidanze fra le adolescenti sta aumentando in tutto il mondo, come sta crescendo il numero degli aborti, soprattutto fra le più giovani (15-17 anni). Colpa di esperienze sessuali via via più precoci, fatte senza l'aiuto di un'educazione sessuale adeguata. In aumento anche il numero di ragazze madri al di sotto dei vent'anni. Con un risvolto preoccupante, specialmente per le adolescenti dei Paesi in via di sviluppo: la morbilità e la mortalità sta crescendo, sia per la madre che per il neonato. Queste, in sintesi, le conclusioni a cui arriva uno studio sul comportamento sessuale e riproduttivo delle ragazze in età adolescenziale (dai 15 ai 19 anni), condotto dal Dipartimento Demografico dell'Orni e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). L'indagine rivela innanzitutto abitudini e comportamenti che variano sensibilmente da Paese a Paese. Negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Ungheria, per esempio, a 19 anni i 2/3 delle ragazze nubili hanno già avuto rapporti sessuali completi. In altri, come la Jugoslavia, la percentuale arriva soltanto ad 1/3. L'Italia è prossima al 40%. Risulta comunque che in tutto il mondo le esperienze sessuali complete delle adolescenti stanno avvenendo ad un'età sempre più precoce. Ma con un denomi¬ natore comune: nonostante la maggior diffusione dell'informazione, per un'altissima percentuale di adolescenti gli argomenti come la fecondazione e la contraccezione continuano a rimanere un mistero. Quante di loro restano incinte e quante portano a termine la gravidanza? L'indagine evidenzia una realtà ancora una volta disomogenea, evidentemente influenzata da fattori di ordine culturale, sociale ed economico. La risposta dipende cioè dall'entità dell'attività sessuale svolta ma anche dalla misura in cui ricorrono alla contraccezione e all'aborto. Il tasso di fertilità (somma delle nascite e degli aborti, esclusi quelli spontanei) oscilla infatti da un massimo del 10% negli Stati Uniti e in Ungheria all'1% del Giappone e dei Paesi Bassi. Nella maggior parte dei Paesi Europei, Italia compresa, la percentuale oscilla fra il 3 e il 4,5. Un confronto con i dati dell'ultimo decennio evidenzia però che mentre negli Stati Uniti questo tasso è in aumento ( + 9,5%), in quasi tutti i Paesi europei sta diminuendo sensibilmente: del 50% in Svezia, del 42% in Danimarca, del 30% in Norvegia e in Finlandia, di una percentuale minore ma ugualmente elevata in Gran Bretagna, in Cecoslovacchia e in Italia. Ai mezzi contraccettivi ricorrono soprattutto le adolescenti dei Paesi più industrializzati, tanto in America che in Europa. Ma se ne servono quasi sempre male e irregolarmente, almeno fino a quando una relazione prolungata con lo stesso partner non le aiuta a servirsene in maniera più efficace. Quasi ovunque, all'inizio i metodi contraccettivi prescelti dal maggior numero di adolescenti sono il preservativo e il coito interrotto. La situazione italiana può essere evidenziata da alcuni dati: il 27% delle adolescenti non ha mai sentito parlare di OginoKnaus o di altri metodi di contraccezione naturale ed è convinta che per non avere gravidanze indesiderate basti fare l'amore a metà del ciclo mestruale. Altre ritengono che quando non si prova piacere nel fare l'amore la fecondazione non possa avvenire. Altre ancora sostengono che per non avere sorprese sgradite sia sufficiente far l'amore in piedi. Circa i metodi contraccettivi, la stragrande maggioranza (quasi il 50%) dichiara di fidarsi soltanto del coito interrotto, che della pillola non ci si può fidare e che la spirale è un terno al lotto. In tutte emerge però il desiderio di sapere di più sul sesso e sulle sue conseguenze. L'Aids continua a suscitare paura e perplessità, soprattutto per il gran parlare che se ne sta facendo. Altri pericoli, meno dibattuti, vengono invece sottovalutati. Diminuiscono le malattie veneree classiche, come la sifilide, ma soprattutto fra le teenager si stanno diffondendo a ritmo esponenziale le infezioni genitali da clamidia e da herpes e - ancora più grave - un papilloma virale che spesso conduce al tumore della cervice uterina. L'indagine rivela che nei Paesi in cui l'accesso ai consultori familiari e per la pianificazione delle nascite è facilitato, il numero delle adolescenti che ricorrono alla contraccezione diventa più elevato. In quanto all'aborto, che come abbiamo già detto sta aumentando in tutto il mondo, soprattutto fra le adolescenti più giovani, la maggior parte delle ragazze lo considera il contraccettivo «finale», l'ultima possibilità di cancellare gli errori o le negligenze precedenti. Nei Paesi scandinavi, per esempio, più dei 3/4 delle adolescenti vi ricorre perché lo considera l'unico metodo efficace per controllare le nascite. Con qualche rischio in più, avverte il rapporto Onu/Oms: «Sebbene in quasi tutti i Paesi industrializzati le legislazioni sull'aborto siano abbastanza liberali, ostacoli di vario genere continuano a ritardare le richieste di interrompere la gravidanza avanzate dalle adolescenti. I rischi a cui si espongono risultano perciò maggiori». Per non correrli, più che per continuare consapevolmente la gravidanza, molte adolescenti scelgono di portarla a termine. Il risultato, scontato per certi versi ma inatteso per altri, è comunque preoccupante: l'aumento di ragazze madri giovanissime ha ripercussioni pesanti sia sulla famiglia che sulla società. Bruno Ghibaudi In Italia il 27% delle adolescenti non ha mai sentito parlare di Ogino-Knaus o di altri metodi naturali e è convinta che per non avere gravidanze indesiderate basti fare l'amore a metà del ciclo mestruale

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