Aerei, rischio di paralisi di Gian Carlo Fossi

Aerei, rischio di paralisi Il ministro potrebbe precettare oltre alla Lieta anche i confederali Aerei, rischio di paralisi Domani e martedì, per ogni tipo di volo ROMA. C'è il rischio che il traffico aereo nel cielo italiano resti paralizzato completamente per parecchie ore domani e martedì prossimo, se entro questa mattina non ci sarà un intervento diretto del ministro dei trasporti Carlo Bernini per sbloccare la vertenza dei controllori di volo. Ieri, al termine di un incontro negativo tra i sindacati e il sottosegretario Petronio, è stato confermato lo sciopero degli uomini radar indetto fra le 6 e le 23 di domani da Cgil-Cisl-Uil e dalle organizzazione autonome Anpcat e Fipeav, e subito dopo la Lieta ha ribadito l'agitazione proclamata fra le 13 e le 21 di martedì. Nessuna modifica anche per l'astensione dei controllori del centro regionale di Brindisi, fissata per martedì dalle 8 alle 21. Si è così giunti all'ultimo atto di uno scontro frontale fra sindacati, azienda e governo, che suscita non poche preoccupazioni ed ansietà in quanti si prongono in questi giorni di partire o arrivare in aereo nel nostro Paese. Se la vertenza dei controllori non potrà trovare uno sbocco immediato, si profilano due scenari comunque inquietanti: 1) il blocco totale del trasporto aereo, che investirebbe tutte le compagnie italiane e straniere, con la sola eccezione dei collegamenti con le isole e dei voli militari e di emergenza; 2) la precettazione per tutti gli uomini radar impiegati nelle fasce orarie di sciopero, che assumerebbe questa volta un significato ben diverso rispetto a precedenti occasioni. Ora, in¬ fatti, la precettazione non colpirebbe solo la Lieta, ma anche i sindacati confederali e le altre associazioni autonome, che sono convinte di aver rispettato rigorosamente il codice di autoregolamentazione e di avere tutte le ragioni per passare ad una azione di protesta prima che scatti la tregua estiva. «E' una situazione assurda spiega Giancarlo Aiazzi, segretario generale della Uil-trasporti - ed assolutamente inaccettabile. Ad oltre due anni dall'approvazione del contratto di lavoro, il ministero dei Trasporti si accorge che questo atto, da esso ratificato, è illegittimo e ne blocca le delibere aziendali di attuazione». Aiazzi lamenta che nell'incontro con il sottosegretario Petronio non sia stata fatta nessuna ipotesi concreta per sbloccare la situazione ed auspica che il ministro intevenga con una proposta seria prima che inizi lo sciopero, non dopo. «Altrimenti - aggiunge - la gente saprà chi ringraziare dei disagi che ci saranno per uno sciopero proclamato da 11 giorni: un ministero, cioè, che fra disimpegni e disattenzioni sta determinando il caos nel sistema dei trasporti, con un prezzo altissimo per i lavoratori del settore e i cittadini utenti». Non meno duro, Luciano Mancini della Filt-Cgil, sottolinea che lo sciopero è contro il governo. «Nel contratto era previsto il passaggio di livello per 1500 controllori. Il ministro deve rispettare gli impegni». Gian Carlo Fossi

Persone citate: Aiazzi, Carlo Bernini, Giancarlo Aiazzi, Luciano Mancini

Luoghi citati: Brindisi, Roma