«Al bando chi caccia la volpe» di P. Pat.

«Al bando chi caccia la volpe» Ma gli inglesi, con il principe Carlo, rimangono affezionati a questo sport «Al bando chi caccia la volpe» / laboristi tornano alla carica ai Comuni LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il calendario ricorda che siamo lontani dal «Boxing Day», il giorno di Santo Stefano prescelto in Inghilterra come occasione di scambio dei regali che è anche la giornata dedicata alla caccia alla volpe. Eppure, un deputato laborista ha pensato di vivacizzare il clima sonnacchioso del Parlamento a pochi giorni dalla chiusura estiva per presentare un progetto di legge, l'ennesimo, per vietare la caccia alla volpe. Esultano i sostenitori dei diritti degli animali, gli avversari dei gentiluomini in braghe bianche e giacchetta rossa che, seguendo a cavallo il suono del corno dei battitori e la corsa dei cani, danno la caccia a una volpe impaurita nelle brughiere. E scuotono la testa, scettici, par¬ lamentari, e gente comune che hanno già visto bocciare altre 16 analoghe proposte di legge negli ultimi 30 anni. Eppure Tony Banks, deputato dell'opposizione laborista, si è goduto il suo quarto d'ora di notorietà tuonando ai Comuni contro «la primitiva sete di sangue», che secondo lui è l'istinto originario di questo «crudele, barbaro svago», che non merita di essere definito sport. Certo, Banks ha dovuto riconoscere come finora «la potente lobby» dei cacciatori sia riuscita a bloccare qualsiasi tentativo di proibizione, anche se ormai «la maggioranza della gente è contraria alla caccia». In realtà, il progetto di logge è appena alla prima lettura. E non c'è possibilità che proceda oltre prima della fine dell'attuale sessione parlamentare, pur se ha raccolto l'adesione di altri deputati, uniti dall'esecrazione per quella che oggi rimane una delle poche, superstiti abitudini in stile «old England». Tony Banks, quindi, dovrà tornare alla carica in autunno, alla ripresa dei lavori parlamentari. Ma dovrà fare i conti non solo con la lobby dei Comuni, ma con un fronte di 50 mila inglesi iscritti alle 200 associazioni di caccia alla volpe: nobiltà di una volta e nuova «upperclass» che si diverte a scimmiottare lo svago dell'aristocrazia. A cominciare dal principe Carlo che oltre al polo predilige proprio la caccia alla volpe. E dopo le bombe utilizzate nei mesi scorsi dai membri di vari movimenti di difesa degli animali, l'opinione pubblica inglese non sembra molto attenta al destino delle povere volpi braccate dai cacciatori, [p. pat.]

Persone citate: Banks, Carlo, Tony Banks

Luoghi citati: Inghilterra, Londra